Ora che servirebbe tanto, si sono perse le tracce dell’italico siero ReiThera
Il sogno si è già infranto. La storia del vaccino italiano ReiThera inizia con la pandemia e rischia di finire ancora prima che sia debellato il virus. E certamente non per merito suo. Tra gli addetti ai lavori era famoso come “il vaccino dello Spallanzani”. Pagine di giornale conquistate al grido di “avremo il vaccino italiano”, riempite dal sogno di un siero made in Italy, fiore all’occhiello della ricerca scientifica nostrana. Ma pare che tutto sia finito, prima di essere concluso.
IL PASSO INDIETRO
Per raccontare la storia che potrebbe far sorridere, se non si trattasse di un farmaco per prevenire il Covid-19, bisogna andare per gradi. Sennò si rischia di fare confusione e tra la burocrazia italiana è un attimo. Lo Spallanzani, istituto nazionale malattie infettive, è, anzi meglio dire era, uno dei 26 centri italiani dove era prevista la sperimentazione del vaccino ReiThera. Oggi, scrive Repubblica, l’istituto ha deciso di sfilarsi. Il che significa addio alla fase 3 e alla fine della sperimentazione. “Non ci siamo sfilati”, precisa il direttore scientifico Giuseppe Ippolito. Ma qualcosa non torna perché lo Spallanzani non ha dato il suo contributo in termini di volontari per la fase 2...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.