Tra i potenziali beneficiari, dovrebbero figurare le aziende statunitensi che producono cavi, ponti, veicoli elettrici, strade e semiconduttori e le catene di approvvigionamento del Sudest asiatico e dell’India
La globalizzazione è decollata negli anni Cinquanta, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per poi accelerare al momento della costituzione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 1995. Dopo la crisi finanziaria globale del 2008, tuttavia, ha accusato un progressivo rallentamento, con i tre grandi blocchi commerciali del mondo (USA, Cina, Europa) che si stanno chiudendo in se stessi, nel tentativo di favorire le proprie industrie strategiche.
I RISCHI PER LA CRESCITA ECONOMICA E PER I RENDIMENTI FINANZIARI
“L’accesa concorrenza tra le grandi potenze e i crescenti problemi di sicurezza stanno aumentando i rischi per la crescita economica e i rendimenti degli investimenti” fanno sapere gli esperti di PGIM. A mano a mano che le grandi economie adottano forme di protezionismo, si creano blocchi commerciali basati sulle alleanze geopolitiche in materia di sicurezza e sulla regionalizzazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.