Frescobaldi, Santa Margherita e Antinori sono i tre campioni di redditività del mondo vinicolo italiano secondo l’ultimo report dell’Area Studi di Mediobanca che ogni anno dedica un’analisi dettagliata al settore
Fino a pochi anni fa il mondo del vino era ignorato dagli analisti finanziari. I principali gruppi per dimensione e fatturati sono infatti cooperative, storicamente poco familiari con le idee di capitali e Borse, come Cantine Riunite- Giv, 625,2 milioni di euro, frutto di vari matrimoni tra cooperative, prima in Italia per fatturato, e Caviro, padre del Tavernello, 361,9 milioni di giro d’affari, tra i principali player in Italia. Accanto ai marchi storici si sono affermate cantine meno note, o addirittura nuovi brand nati da fusioni e acquisizioni, come Iwb, quotato in Borsa, con 423,6 milioni di euro di fatturato, salita al secondo posto nella classifica globale; o Polo Botter-Mondo del vino, realtà frutto di aggregazioni controllata dal private equity Clessidra, 415 milioni di fatturato e terza realtà per dimensioni. Brand che a loro volta, vedremo poi, hanno scalato la classifica dell’efficienza.
LO STUDIO DI MEDIOBANCA
Ogni anno Mediobanca fa analisi del settore. Tra i diversi rating evidenziati per aggregato societario o per aree geografiche, l’Area Studi di Mediobanca analizza l’indice di redditività di ogni singolo produttore con fatturato superiore ai 50 milioni di euro: questo rating è ottenuto dal rapporto tra risultato netto e fatturato…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.