Nel maggio del 2020 il governo Usa invitava ad approfondire la tesi della fuga del virus da un laboratorio cinese, ma lo studio è stato reso noto solo oggi grazie a un’indagine del Wall Street Journal
Nei primi mesi della pandemia l’ipotesi era stata scartata quasi con sdegno da esperti e media. Ora, a più di un anno di distanza, si scopre che il virus potrebbe essere sfuggito ai tecnici del Wuhan Institute of Virology. Ci sono voluti mesi, ma ora forse siamo pronti per indagare a 360 gradi sulla vera origine della pandemia.
TRUMP E MONTAGNIER
Praticamente tutti coloro che avevano messo in dubbio l’ipotesi dominante, quella del salto di specie del coronavirus avvenuto nel mercato di Wuhan (combinazione proprio la città in cui si trova il laboratorio) erano stati immediatamente zittiti. Tra di loro anche Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina per la scoperta del virus Hiv, che nell’aprile del 2020 aveva sostenuto pubblicamente la tesi del virus creato in laboratorio. Cercando oggi in rete queste dichiarazioni, si trovano articoli più o meno del tenore: “La comunità scientifica demolisce le tesi di Montagnier sul Covid-19 creato in laboratorio”. Aveva subito più o meno lo stesso trattamento Donald Trump, l’allora presidente degli Stati Uniti che parlava apertamente di “virus cinese”. Peccato che il suo successore, Joe Biden, poche settimane fa abbia chiesto all’intelligence Usa di fare chiarezza sull’ipotesi che il virus sia fuggito dal laboratorio di Wuhan…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.