Stefano Sordelli, direttore Future Mobility & Government Relations Volkswagen Group Italia, parla delle opportunità e dei limiti della guida autonoma per il settore automotive
La sfida nel settore auto si gioca sempre più sul piano tecnologico. La guida autonoma non è più soltanto un miraggio ma è già una realtà rivoluzionaria, come dimostrato dai robotaxi senza autista già attivi a San Francisco e Los Angeles, e presto anche a Miami, Phoenix, Tokyo. In questa puntata di Border, il format di Financialounge.com dedicato alle nuove frontiere dell’innovazione, Stefano Sordelli, direttore Future Mobility & Government Relations Volkswagen Group Italia, ha analizzato le opportunità e dei limiti della guida autonoma per il settore automotive. Perché la KITT del telefim Supercar non è poi così lontana.
VOLKSWAGEN SPINGE SULLA GUIDA AUTONOMA
“Guideremo ancora per un bel po’ di tempo. Tuttavia, dovremo abituarci – dice Sordelli – a vedere sempre più spesso veicoli a guida autonoma, con diversi livelli di automazione. Accadrà, e non tra molto tempo. I primi che vedremo saranno veicoli che si occuperanno di servizi, prima trasporto persone e poi trasporto cose”. Volkswagen sta puntando molto sull’automazione della guida, per far concorrenza agli insider come le società tech, da Waymo a Google. “In Cina e negli Stati Uniti – annuncia Sordelli – per la guida autonoma collaboriamo da diversi anni con Mobileye, la partnership con cui stiamo portando avanti sia la guida autonoma di livello 2 potenziato che di livello 3 sulle vetture di serie, e l’autonoma di livello 4 (totalmente automatizzato) sui nostri van, gli ID.Buzz, che stiamo testando in Germania, con l’idea di arrivare a una produzione di serie dedicata almeno inizialmente al settore trasporto persone”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.