Un commento di Carlos de Sousa, Emerging Market Debt Portfolio Manager, fa il punto sulle obbligazioni emergenti, che restano interessanti nonostante la geopolitica e i dazi di Trump
Le obbligazioni dei Mercati Emergenti hanno mostrato una notevole resilienza nonostante l’accresciuta incertezza delle politiche commerciali, sostenute dal rafforzamento dei fondamentali e da chiari fattori tecnici. Carlos de Sousa, Emerging Market Debt Portfolio Manager di Vontobel, spiega e illustra in un commento le opportunità offerte dal debito emergente, sia per quanto concerne quelle in valuta forte che in valuta locale. Per quanto riguarda le prime, nei primi due mesi dell’anno hanno sovraperformato l’azionario globale e gli spread emergenti dovrebbero continuare a offrire valore relativo interessante, anche se rimangono sotto la media storica. Inoltre, i fondamentali continuano a mostrare una tendenza al miglioramento del rating, e il fatto che quasi tutti gli emittenti High Yield abbiano riacquistato accesso al mercato riduce significativamente i rischi di rifinanziamento, nonostante livelli di rendimento ancora elevati.
FORTE DIVERSIFICAZIONE NONOSTANTE TRUMP
La raffica di minacce tariffarie di Trump ha portato alcuni investitori a chiedersi se sia prudente investire nei Paesi Emergenti. Ma l’esperto di Vontobel sottolinea che con oltre 70 Paesi in cui investire e concentrazioni relativamente modeste, le obbligazioni in valuta forte forniscono la diversificazione necessaria in questo momento, data la natura imprevedibile delle politiche commerciali USA. De Sousa cita la formazione del nuovo governo in Libano a cui i mercati hanno reagito positivamente per le nuove prospettive di una ristrutturazione delle obbligazioni in default, che sarà comunque complessa e prolungata…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.