La guerra in Ucraina ha aggiunto volatilità, gli istituzionali globali sono preoccupati ma rimangono ottimisti sul reddito fisso emergente per i prossimi mesi, in Italia il 73% dichiara che intende aumentare l’esposizione
Vontobel ha intervistato più di 300 investitori istituzionali e gestori discrezionali in Nord America, Europa e Asia-Pacifico nel primo trimestre del 2022, rilevando che il 72% a livello globale era ottimista sulla crescita del PIL, sull’inflazione e sui premi di rendimento delle obbligazioni nell’Europa emergente prima dell’invasione dell’Ucraina. Ma dopo solo il 55% degli investitori istituzionali si è detto ottimista. I mercati emergenti in complesso rimangono interessanti. Il 64% degli istituzionali dichiara di voler aumentare in parte o molto l’allocazione nel reddito fisso dei mercati emergenti nei prossimi 24 mesi, una tendenza particolarmente pronunciata tra gli italiani, con il 73% che prevede di aumentare le allocazioni nel reddito fisso emergente nei prossimi 24 mesi.
DIVERSIFICAZIONE, LIQUIDITÀ E ESG
Vontobel spiega che le tre principali ragioni citate per aumentare le allocazioni sono: il vantaggio della diversificazione per il 56%, l’elevata liquidità del mercato per il 48%, e le prospettive ESG favorevoli per il 47%. Le ragioni addotte dagli istituzionali italiani per allocare maggiormente il reddito fisso emergente sono il flusso di reddito e la disponibilità di asset. “Nonostante il contesto sfavorevole, gli investitori istituzionali riconoscono la necessità di diversificare i loro portafogli per generare rendimenti più elevati, ma anche per proteggersi dalla volatilità di altre asset class”, afferma Simon Lue-Fong, Head of Fixed Income Boutique di Vontobel…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.