Secondo Carlos de Sousa, Investment Strategist Fixed Income di Vontobel, i sistemi economici della maggior parte dei Paesi emergenti sono diversi rispetto alle crisi degli anni ’80 e ’90
I mercati emergenti rischiano una crisi economica simile a quella degli anni ’80 e ’90? Carlos de Sousa, Investment Strategist Fixed Income di Vontobel, analizza similitudini e differenze tra i periodi e giunge a una conclusione abbastanza netta. Secondo l’esperto, infatti, i meccanismi di finanziamento dei Paesi emergenti sono molto diversi rispetto agli anni ’80 e ’90 e per questo una crisi su larga scala è improbabile.
POCHE SCADENZE RAVVICINATE
Attualmente, sottolinea de Sousa, le obbligazioni di 19 mercati emergenti nell’indice globale diversificato EMBI sono scambiate con spread superiori a mille punti base rispetto a quelli della curva dei Treasury Usa. Ciò significa che attualmente questi Paesi non hanno accesso ai mercati globali dei capitali e secondo diversi analisti i Paesi che non hanno accesso al mercato devono esauriscono presto la liquidità e sono costretti a ristrutturare il proprio debito. “Ma la maggior parte dei Paesi emergenti non è nelle condizioni di dover costantemente rinnovare le scadenze del debito – specifica de Sousa – In effetti, la maggior parte degli emittenti africani di eurobond (debito estero, ndr) non ha scadenze significative fino al 2024 o 2025. Possono quindi permettersi di rimanere fuori dai mercati globali fino a quando le condizioni finanziarie globali non miglioreranno”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.