I timori di bolla tech pronta ad esplodere tengono banco mentre fine anno si avvicina, l’IA non tradirà le promesse, ma con vincitori e vinti. Intanto Meloni incassa Moody’s e Trump stupisce
Wall Street ha archiviato un’altra settimana nervosa della mezza dozzina che restano per calare il sipario su un 2025 che finora ha smentito tutte le previsioni catastrofistiche andando invece a toccare nuovi record. Ora l’S&P 500 viaggia ancora a distanza del territorio di correzione, un termine di recente abusato che indica un ribasso di oltre il 10% dai massimi recenti, mentre il Nasdaq è invece appena sotto. Da inizio novembre il calo del primo si cifra in un modesto 3,5% mentre il secondo è giù di oltre il 6%. Un po’ peggio ha fatto l’ETF che replica i Magnifici 7, mentre quello dedicato ai titoli legati all’Intelligenza Artificiale è sotto di circa il 10%.
ANCHE IL BITCOIN PUÒ ESSERE UN ANTICIPATORE
Tutto ruota intorno ai timori di “bolla tech” sul punto di esplodere, un evento che secondo alcuni, come segnala sul FT Katie Martin, starebbe anticipando il Bitcoin, che viaggia poco sopra gli 80.000 dollari dopo la vetta di 125.000 sfiorata meno di due mesi fa. È ragionevole prevedere che il tormentone “bolla o non bolla” vada avanti nelle prossime settimane o anche mesi, offrendo agli investitori motivi di preoccupazione ma anche occasioni di entrare a sconto sul mercato, come successo diverse volte quest’anno, a cominciare dalla sbandata primaverile sui dazi di Trump. La volatilità oggi è più bassa di quel picco, ma è anche vero che l’azionario Usa e globale vengono da una corsa che dura da tre anni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.