Tra prese di beneficio e acquisti sui ribassi, gli investitori a caccia di vincitori e vinti dell’IA, con Softbank che scarica Nvidia e punta su OpenAI mentre Buffett si posiziona su Alphabet
Nel pomeriggio del 14 novembre, quando le perdite del Nasdaq sfioravano il 2% su timori di rinvio del taglio dei tassi della Fed a dicembre e di tenuta dei Big Tech, probabilmente non erano pochi i giornali con i titoli già pronti sul “venerdì nero” di Wall Street, ma hanno dovuto accontentarsi di parlare di “alta tensione” dopo che i tre principali indici della Borsa USA hanno recuperato per finire praticamente invariati, appena sopra la parità i tecnologici e appena sotto Dow e S&P 500. A fare titolo ci ha pensato però il Bitcoin, scivolato sotto i 95.000 dollari vicino ai livelli di inizio 2025, ai confini di un mercato “orso” perché in calo del 20% rispetto al picco di ottobre, che ora potrebbe essere un nuovo motivo di preoccupazione per gli investitori.
ALLE SPALLE I TIMORI FED, IN ARRIVO IL TEST NVIDIA
La fine dello shutdown USA, accolta con sollievo dai mercati, dà anche il via al rilascio di una serie di dati macro rimasti bloccati dalla serrata governativa, che una volta pubblicati potrebbero mettere in forse il prossimo taglio della Fed a dicembre. Ma né il dollaro né i Treasury, come Wall Street, sembrano particolarmente impattati dalla prospettiva. Il focus resta di più sulla tenuta delle valutazioni estreme raggiunte dai Big Tech sulla spinta della corsa all’IA. È in arrivo il test importante della trimestrale di Nvidia, che di recente ha superato i 5.000 miliardi di dollari di capitalizzazione e pesa per l’8% sull’intero S&P 500…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.