La fiducia dei consumatori italiani continua a scendere, raggiungendo i livelli più bassi dal novembre 2020. I dati più recenti evidenziano un deterioramento delle aspettative economiche delle famiglie, influenzate da una serie di fattori, tra cui l’aumento dei prezzi e le percezioni negative sulla recente manovra economica del governo.
Cosa è successo
A ottobre 2024, l’indice di fiducia dei consumatori è sceso da 98,3 a 97,4, secondo i dati dell’Istat. La diminuzione riflette un peggioramento delle aspettative sulla situazione economica generale e un calo delle opinioni personali sulla propria condizione economica. Questo trend si allinea con un leggero calo anche nella fiducia delle imprese, che passa da 95,6 a 93,4.
Il Codacons sottolinea come i rincari energetici e l’inflazione abbiano contribuito significativamente a questa dinamica, pesando sulla propensione delle famiglie a spendere. La preoccupazione principale riguarda i consumi futuri, che rischiano di subire un rallentamento proprio in vista delle festività natalizie.
Un sondaggio dell’EY Future Consumer Index rivela che l’85% degli italiani è preoccupato per la propria situazione finanziaria, con un 51% che dichiara difficoltà economiche a causa dell’aumento dei prezzi. Questa situazione ha spinto molte famiglie a limitare le spese non essenziali, colpendo settori come abbigliamento ed elettronica.
Le associazioni di consumatori, tra cui l’Unione Nazionale Consumatori e il Codacons, criticano la manovra governativa, giudicata inefficace nel rispondere alle reali esigenze delle famiglie. Secondo loro, il governo avrebbe dovuto adottare misure più incisive per sostenere i redditi più bassi e stimolare i consumi.
Perché è importante
Il calo della fiducia dei consumatori rappresenta un segnale d’allarme per l’economia italiana, che dipende fortemente dalla domanda interna. La scarsa propensione alla spesa potrebbe ridurre i consumi e frenare la ripresa economica, aggravando ulteriormente l’instabilità finanziaria del Paese.
Le associazioni di categoria temono che il calo dei consumi possa avere effetti a catena sull’intero sistema economico, riducendo gli investimenti delle imprese e, di conseguenza, l’occupazione. La scarsa fiducia nei confronti della manovra economica del governo potrebbe anche minare il consenso politico e la stabilità sociale.
La pressione economica sulle famiglie italiane richiede interventi rapidi e mirati per sostenere il potere d’acquisto. Misure come incentivi fiscali, sussidi energetici o aumenti salariali potrebbero contribuire a rilanciare la fiducia e a stimolare la crescita economica, evitando un possibile stallo economico nel 2025.
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