Il pignoramento presso terzi rappresenta uno strumento rapido ed efficace con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può intervenire per recuperare crediti fiscali. Ma come funziona questo procedimento e quali protezioni possono avere i professionisti con partita IVA?
Cosa è successo
Il pignoramento presso terzi è disciplinato dall’articolo 72-bis del D.P.R. 602/1973 e consente all’Agenzia di ordinare direttamente a un terzo soggetto — come una banca, un cliente o un datore di lavoro — di trattenere e versare quanto dovuto dal debitore fino alla concorrenza del credito iscritto a ruolo. Questo avviene senza bisogno di autorizzazioni giudiziarie, tramite notifica dell’atto che ha effetto immediato.
Il terzo pignorato non può più versare quanto dovuto al debitore, ma deve consegnare la somma all’Agenzia. Per le somme già dovute al momento della notifica, il pagamento va effettuato entro 60 giorni, mentre per i crediti futuri il pagamento segue le scadenze abituali.
Questo meccanismo rischia di creare difficoltà per i professionisti con partita IVA, che possono veder ritardati o bloccati gli incassi dalle fatture emesse poiché i clienti sono obbligati a versare direttamente al Fisco. Questo può generare problemi di liquidità e tensioni commerciali.
Perché è importante
Tuttavia, il pignoramento presso terzi non è illimitato: la legge prevede limiti sulla pignorabilità di stipendi, pensioni e crediti, con soglie e percentuali massime di prelievo stabilite per garantire il minimo vitale.
Per difendersi, è possibile chiedere la rateizzazione del debito che, se accolta, sospende le procedure esecutive in corso e può anche evitare fermo amministrativo o riduzione di ipoteche. Inoltre, esistono strumenti di opposizione per contestare vizi dell’atto o violazioni dei limiti di pignorabilità, con possibilità di revoca o annullamento del pignoramento.
È fondamentale agire prontamente per gestire al meglio la liquidità e tutelare i propri diritti, evitando così impatti negativi sulla propria attività professionale.
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Foto: Freedomz via Shutterstock
