A partire dal 1° gennaio 2027, l’età pensionabile in Italia dovrebbe salire da 67 anni a 67 anni e 3 mesi, secondo quanto previsto dal meccanismo automatico di adeguamento all’aspettativa di vita. Una prospettiva che ha riacceso il dibattito politico e sociale, spingendo l’esecutivo a intervenire.
Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha annunciato l’intenzione di bloccare l’aumento, almeno temporaneamente, per evitare ripercussioni su migliaia di lavoratori prossimi alla pensione.
Cosa è successo
Il meccanismo che regola l’aumento dell’età pensionabile si basa sull’aspettativa di vita, che in Italia ha toccato nel 2024 83,4 anni, in crescita di quasi cinque mesi rispetto al 2023. Questo incremento, pur positivo dal punto di vista demografico, rischia di colpire duramente circa 44.000 lavoratori che hanno aderito a misure di uscita anticipata come l’isopensione o i contratti di espansione.
Il rischio concreto, secondo la CGIL, è la nascita di una nuova categoria di esodati: persone senza pensione, reddito né contributi. Uno scenario che potrebbe generare forti tensioni sociali e mettere in crisi chi ha costruito il proprio percorso previdenziale su regole che ora rischiano di cambiare all’improvviso.
Per evitare questo scenario, il Governo valuta un “decreto primo maggio” da 200 milioni di euro, con l’obiettivo di congelare l’aumento previsto nel 2027. La misura servirebbe a tutelare i lavoratori più fragili e garantire una transizione più sostenibile verso la nuova soglia pensionistica.
Perché è importante
Il blocco dell’aumento dell’età pensionabile rappresenterebbe un segnale di attenzione verso categorie a rischio, ma solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del sistema.
In un contesto di invecchiamento della popolazione e crescita della spesa previdenziale, ogni intervento richiede un equilibrio delicato tra tutela sociale e conti pubblici.
Il dialogo tra Governo, sindacati e parti sociali sarà cruciale nei prossimi mesi per definire una soluzione equa e stabile, evitando nuove crisi previdenziali.
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