Nei primi due mesi del 2025 le famiglie italiane hanno ricevuto assegni per un totale di 3,3 miliardi di euro, confermando la centralità dell’Assegno Unico Universale (AUU) nel sistema di welfare. I beneficiari sono stati circa 6 milioni di nuclei familiari per un totale di 9,5 milioni di figli, secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio Statistico INPS. Il contributo segue i 19,8 miliardi erogati nel 2024, i 18,2 del 2023 e i 13,2 del 2022.
Cosa è successo
Nel dettaglio, a febbraio 2025 l’importo medio per figlio è stato di 175 euro, con una forbice che va da 58 euro per chi non presenta l’ISEE o supera la soglia di 45.939 euro, fino a 224 euro per chi rientra nella classe ISEE minima di 17.227 euro. Le famiglie con un solo figlio hanno ricevuto in media 153 euro, mentre per quelle con due figli il valore medio è stato di 335 euro. Le famiglie con tre figli hanno ottenuto 660 euro medi mensili.
I nuclei con sei figli sono stati 4.355, con un importo medio mensile pari a 1.941 euro, importo destinato a famiglie con figli minorenni, studenti fino a 21 anni o disabili senza limiti di età. L’importo medio percepito da ciascun nucleo a febbraio è stato di 277 euro, a conferma di un sostegno proporzionale al numero di figli e alla condizione economica della famiglia.
Circa 4,9 milioni di figli rientrano nella fascia ISEE più bassa, con un assegno medio di 224 euro. Invece, 246.822 figli appartengono alla fascia oltre i 45.939 euro ISEE, per cui il contributo scende a 55 euro. Infine, per 425.904 figli disabili è stato erogato un assegno medio di 258 euro.
Perché è importante
L’erogazione dell’assegno nei primi due mesi del 2025 consolida l’importanza dello strumento come pilastro delle politiche familiari italiane, confermandone l’impatto strutturale sulle economie domestiche. Il continuo incremento delle somme stanziate mostra un impegno crescente nel sostenere famiglie numerose e fragili.
Il dato medio di 224 euro per figlio tra i nuclei più vulnerabili evidenzia una misura equa e progressiva, che tiene conto della reale capacità economica delle famiglie. Questo approccio consente una maggiore efficacia redistributiva, concentrando le risorse sui soggetti con maggiore bisogno.
Infine, l’alto numero di beneficiari tra i figli disabili rafforza il carattere inclusivo e sociale dell’AUU, offrendo un sostegno concreto anche alle famiglie che affrontano spese aggiuntive legate alla disabilità.
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