Con l’arrivo dell’autunno, le famiglie italiane sono alle prese con una significativa impennata delle spese, tra cui quelle scolastiche e le bollette.
Cosa è successo
L’associazione Federconsumatori ha avvertito che le famiglie italiane dovranno affrontare un “autunno caldo” caratterizzato da spese scolastiche, bollette, tassa sui rifiuti e visite mediche differite. L’onere finanziario per il periodo settembre-novembre si avvicina ai 3.000 euro, con un aumento di oltre 45 euro rispetto allo scorso anno.
Nonostante la diminuzione dei costi energetici, la stagione autunnale si preannuncia impegnativa, con aumenti significativi dei prezzi, come le tariffe dei rifiuti e i prezzi dei generi alimentari. Di questi, 1.022,77 euro saranno destinati alle spese scolastiche, per coprire i costi di libri, dizionari e parte del corredo scolastico. Le spese per esami e visite mediche si aggireranno intorno ai 277,80 euro, mentre le bollette (acqua, elettricità, gas e telefonia) raggiungeranno i 1.094,18 euro.
Federconsumatori sottolinea che l’aumento dei costi sanitari porta spesso alla rinuncia alle cure: il 29% degli intervistati, secondo un report di Deloitte, ha dichiarato di aver dovuto farlo negli ultimi 12 mesi. Il dato è ulteriormente gonfiato dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari (1.629 euro) mentre il costo del carburante è in diminuzione (538,50 euro).
L’associazione ha proposto al governo di ridurre i rincari. Tra le spese che sono aumentate di più di recente ci sono quelle relative alla scuola. Le associazioni dei consumatori mettono in guardia da un aumento dei prezzi dei testi scolastici che supererà l’inflazione, con un +3% rispetto al 2023 e un +8,1% rispetto al 2022.
L’Antitrust ha avviato un’indagine sul mercato dei libri scolastici, un settore che vale circa un miliardo di euro l’anno. Sotto esame sono le dinamiche competitive e le criticità legate a prezzi, distribuzione e nuove edizioni. Il settore, che coinvolge 7 milioni di studenti e un milione di insegnanti, è dominato da alcuni grandi gruppi editoriali come Mondadori, Zanichelli, Sanoma e La Scuola.
Perché è importante
L’escalation dei costi arriva in un momento in cui molte famiglie italiane si stanno ancora riprendendo dall’impatto economico della pandemia COVID-19. L’aumento delle spese scolastiche è particolarmente preoccupante, in quanto potrebbe potenzialmente ostacolare l’accesso all’istruzione per molti studenti. L’indagine in corso da parte dell’Antitrust sul mercato dei libri scolastici potrebbe far luce sulle ragioni alla base dell’aumento dei prezzi ed eventualmente portare a misure normative per il controllo dei costi.
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Image by Maria_Domnina from Pixabay