Con l’arrivo dell’estate, i rincari alla pompa tornano protagonisti della scena italiana. Dal 16 al 23 giugno, benzina e gasolio hanno registrato un netto aumento su tutto il territorio nazionale, accendendo l’allarme tra i consumatori.
A denunciarlo è l’Unione Nazionale Consumatori, che evidenzia aumenti significativi soprattutto in alcune regioni del Sud, mentre anche le autostrade mostrano segnali di tensione sui prezzi.
Cosa è successo
Secondo i dati ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la benzina in modalità self è rincarata di 4 cent al litro in una sola settimana, corrispondenti a circa 2 euro in più per un pieno da 50 litri. Il gasolio ha fatto anche peggio: +6,16 cent, pari a 3,08 euro in più a rifornimento.
La Sicilia guida la classifica dei rincari, con un aumento di 4,9 cent per la benzina e 7,8 cent per il diesel, corrispondenti rispettivamente a 2,45 euro e 3,90 euro in più per un pieno. Anche Valle d’Aosta, Calabria, Lombardia, Veneto e Piemonte registrano aumenti superiori alla media nazionale.
In autostrada, il servito ha sfondato la soglia dei 2,30 euro al litro, mentre il self si avvicina rapidamente ai 2 euro. I casi più evidenti si trovano lungo la A4, A21, A1 e A5, dove i listini raggiungono picchi preoccupanti, specialmente per la benzina.
Perché è importante
Oltre al naturale incremento stagionale, i consumatori temono fenomeni speculativi legati all’instabilità in Medio Oriente. Il Codacons avverte che il conflitto in Iran e la potenziale chiusura dello Stretto di Hormuz potrebbero essere usati come pretesto per gonfiare i prezzi.
Questi aumenti rischiano di colpire duramente le famiglie italiane proprio alla vigilia delle vacanze estive. Una trasferta in auto potrebbe costare anche 10-15 euro in più solo di carburante, incidendo sul budget delle ferie già eroso dall’inflazione.
Infine, preoccupano la disparità tra regioni e il livello dei prezzi sulle autostrade, dove molti impianti superano abbondantemente i 2,20 euro/litro al servito, rendendo i viaggi su quattro ruote sempre meno sostenibili per molte famiglie.
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