Oltre 18 milioni di italiani sono pronti a partire ad agosto, con una spesa prevista che sfiora i 18 miliardi di euro. La gran parte dei turisti sceglierà mete italiane, privilegiando le strutture ricettive tradizionali come alberghi, case in affitto e seconde abitazioni, secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG.
Cosa è successo
Secondo il Focus sulle vacanze di agosto realizzato dall’Osservatorio Turismo Confcommercio, in collaborazione con SWG, il mese di agosto vedrà 18,1 milioni di italiani in viaggio, con partenze stimate a 20,2 milioni. Metà di questi viaggi durerà più di 7 giorni, mentre il 59% dei soggiorni sarà in strutture turistico-ricettive. Nell’ambito di queste, il 22% opterà per l’albergo, il 15% per seconde case o accoglienza presso amici e parenti, e il 12% per affitti brevi fino a 30 giorni.
La spesa media pro capite prevista si attesta a 975 euro, per un totale complessivo di circa 17,6 miliardi di euro che andranno a stimolare l’economia nazionale contribuendo alla crescita del PIL.
Le preferenze degli italiani sono prevalentemente per il mare (26%), seguite dalla montagna (11%) e località immerse nella natura (11%). Il 68% sceglierà mete italiane, con quattro su dieci che supereranno i confini regionali. Solo il 32% dei viaggiatori opterà per destinazioni all’estero e appena il 10% oltre i confini europei.
Le regioni più desiderate per le vacanze lunghe sono Emilia Romagna, Toscana e Trentino Alto Adige, seguite a ruota da Sicilia, Puglia, Lazio, Liguria e Campania. Per quanto riguarda le destinazioni estere, la Spagna guida la classifica seguita da Francia e Grecia, mentre per i viaggi intercontinentali predominano gli Stati Uniti.
Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio incaricato al turismo, sottolinea come “l’indice di fiducia degli italiani sia ai massimi degli ultimi sei anni” e che le prospettive per agosto e persino settembre siano decisamente positive.
Perché è importante
Questi dati rappresentano un indicatore chiave della vitalità del settore turistico italiano, uno dei pilastri dell’economia nazionale, soprattutto in un’ottica di rilancio post-pandemico. L’attesa di una spesa complessiva di quasi 18 miliardi in un solo mese riflette la crescente fiducia dei consumatori e la capacità del turismo interno di reggere l’onda della crisi economica globale.
La preferenza per l’Italia come meta turistica conferma il valore della filiera turistica domestica e rappresenta una spinta importante per regioni che fanno affidamento sul comparto turistico per la loro crescita e occupazione.
Inoltre, la diversificazione delle destinazioni — dal mare alla montagna, dalle città d’arte ai piccoli borghi — mostra come il turismo si stia sempre più orientando verso esperienze di qualità, sostenibili e radicate nel territorio.
Infine, il dato della durata media dei viaggi e la preferenza per le strutture ricettive tradizionali indicano una maggiore propensione a vacanze pianificate e più strutturate, elemento incoraggiante per operatori, albergatori e investitori del settore.
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Foto: Andrei Armiagov/Shutterstock