Il 2025 segna un punto di svolta per l’Imposta Municipale Unica (IMU), con l’introduzione di importanti aggiornamenti su esenzioni, agevolazioni e sistema sanzionatorio. Le scadenze del 16 giugno e del 16 dicembre restano confermate, ma è nel dettaglio normativo che emergono i cambiamenti più rilevanti per milioni di contribuenti italiani.
Il nuovo assetto normativo punta a semplificare la gestione e rendere più equa l’imposizione fiscale sugli immobili. Tra gli obiettivi principali: trasparenza, uniformità tra i comuni e incentivo alla regolarizzazione volontaria delle posizioni fiscali. Le modifiche riguardano sia la pubblicazione delle aliquote che la definizione di nuove categorie esenti o agevolate.
Cosa è successo
Dal 2025 i comuni sono obbligati a usare un prospetto ministeriale standard per la pubblicazione delle aliquote IMU, che dovranno essere caricate sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 14 ottobre e pubblicate entro il 28 ottobre. In caso di mancato rispetto delle tempistiche, si applicheranno automaticamente le aliquote base previste dalla normativa nazionale.
Restano esenti dall’IMU le abitazioni principali non di lusso (categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7), gli alloggi sociali, i terreni agricoli condotti da imprenditori agricoli e gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa. Esclusi dal pagamento anche gli immobili occupati abusivamente, ma solo se è stata sporta regolare denuncia.
Tra le nuove agevolazioni fiscali, spicca lo sconto del 50% per gli immobili concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado, purché il contratto sia registrato. Ulteriori riduzioni riguardano gli immobili storici, inagibili, e quelli posseduti da pensionati residenti all’estero. Per le locazioni a canone concordato, si conferma invece lo sconto del 25%.
Perché è importante
L’introduzione di un modello standard per la pubblicazione delle aliquote rappresenta un passo decisivo verso una maggiore trasparenza amministrativa, semplificando la vita ai contribuenti e riducendo le discrezionalità comunali.
Le nuove esenzioni e agevolazioni allargano la platea dei beneficiari, offrendo sollievo a categorie fragili come pensionati esteri, proprietari di immobili inagibili e soggetti colpiti da occupazioni abusive.
Il ravvedimento operoso reso più conveniente incoraggia la regolarizzazione spontanea, riducendo l’onere sanzionatorio per i cittadini e migliorando il rapporto tra contribuente e fisco.
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