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    Italia al 21° posto per stipendio medio secondo l’Ocse

    Secondo l'Ocse, l'Italia si posiziona al 21° posto per stipendio medio in Europa, con un divario persistente rispetto ad altri paesi.
    Benzinga NeuroBy Benzinga Neuro16/08/2024 Generale 2 min. di lettura
    Italia al 21° posto per stipendio medio secondo l’Ocse
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    Nel suo ultimo rapporto annuale, l’Ocse ha classificato l’Italia al 21° posto su 34 per quanto riguarda lo stipendio medio. Nonostante un aumento complessivo del 7,5% negli ultimi otto anni, l’Italia rimane nella parte bassa della classifica Ocse.

    Cosa è successo

    Secondo il rapporto dell’Ocse, nel 2023, la retribuzione lorda annua media in Italia è stata di 44.893 euro, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2022. Tuttavia, la retribuzione media italiana è significativamente inferiore alla media Ocse di 53.416 euro, posizionandoci al di sotto di nazioni come Austria, Belgio, Germania e Francia.

    Il rapporto evidenzia anche problemi strutturali persistenti in Italia, come l’aumento limitato delle retribuzioni nelle grandi aziende e il divario di genere. La differenza salariale tra uomini e donne è del 7,3%, con un indice più elevato tra i colletti bianchi (9,9%), mentre scende al 5,5% tra quadri e dirigenti.

    Un altro tema è la differenza di salari a seconda delle dimensioni dell’azienda. I dipendenti delle grandi imprese guadagnano mediamente più di quelli delle piccole imprese. La Ral media per i lavoratori nelle microimprese, con meno di 10 dipendenti, è di 27.470 euro; nelle piccole imprese, che contano tra 11 e 50 dipendenti, offrono una Ral media di 30.479 euro.

    Perché è importante

    Il rapporto dell’Ocse sottolinea le sfide economiche che l’Italia deve affrontare. Nonostante un aumento complessivo degli stipendi negli ultimi otto anni, il divario salariale tra uomini e donne e tra grandi e piccole aziende rimane un problema. Inoltre, l’Ocse rileva che i salari reali in Italia sono ancora inferiori di circa il 7% rispetto ai livelli pre-Covid, facendo dell’Italia il Paese dell’Unione Europea più colpito economicamente dalla pandemia.


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