Le nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea mettono a rischio il cuore produttivo del Made in Italy. In particolare, una possibile tassa del 10% sulle merci italiane dirette oltreoceano potrebbe causare perdite per quasi 5 miliardi di euro, colpendo duramente l’industria nazionale. Le trattative tra Bruxelles e Washington si fanno sempre più tese, mentre le imprese italiane lanciano l’allarme su un possibile crollo dell’export verso uno dei mercati più strategici.
Cosa è successo
Le quattro regioni più colpite sarebbero Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, che da sole generano il 56% dell’export italiano verso gli USA. La Lombardia, con un giro d’affari di 13,6 miliardi di euro, rischia perdite fino a 950 milioni. L’Emilia-Romagna potrebbe subire un colpo da 730 milioni, mentre il Veneto e il Piemonte vedrebbero sfumare rispettivamente 500 e 355 milioni di euro.
I settori più vulnerabili sono la meccanica di precisione e l’automotive, le cui esportazioni verso gli Stati Uniti potrebbero subire un crollo a causa dell’aumento dei prezzi. Anche il comparto agroalimentare è in allerta: vino e prodotti tipici rischiano di perdere competitività di fronte a prodotti locali più economici.
Il contesto macroeconomico aggrava la situazione: a marzo 2025, l’Italia ha registrato un deficit commerciale di 264 milioni di euro, a fronte di un surplus di oltre 5,8 miliardi un anno prima. Una fragilità che rende il sistema produttivo italiano ancora più esposto.
Perché è importante
Queste minacce arrivano in un momento già delicato per l’economia italiana, colpita da squilibri commerciali e incertezze globali. Ogni freno all’export rischia di minare la tenuta dell’intero comparto manifatturiero.
Difendere il Made in Italy significa salvaguardare posti di lavoro e competenze sviluppate in decenni. Il rischio è che si spezzi l’equilibrio tra eccellenza produttiva e competitività internazionale.
Serve un’azione decisa e coordinata da parte delle istituzioni per evitare un danno economico e reputazionale di lungo periodo.
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