Giornata di forti disagi per i pendolari italiani, a causa dello sciopero nazionale dei treni in corso oggi, 6 maggio, dalle 9 alle 17. L’iniziativa sindacale segna l’inizio di un mese particolarmente complesso per la mobilità nel Paese, con oltre trenta agitazioni previste in diversi settori del trasporto pubblico. I passeggeri sono invitati a informarsi attraverso i canali ufficiali delle compagnie coinvolte.
Cosa è successo
Lo sciopero odierno coinvolge il personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenord e delle imprese ferroviarie in appalto, con un’astensione dal lavoro di 8 ore. La mobilitazione è stata indetta da Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per protestare contro lo stallo nel rinnovo del contratto collettivo nazionale della mobilità ferroviaria e del contratto aziendale del Gruppo FS, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023.
Trenitalia ha comunicato che sono previste cancellazioni e modifiche alla circolazione ferroviaria durante la fascia oraria dello sciopero. I viaggiatori hanno la possibilità di richiedere il rimborso del biglietto o la riprogrammazione del viaggio. Tutti gli aggiornamenti sono consultabili tramite app, siti ufficiali, numeri verdi e presso le stazioni.
Questo sciopero rappresenta solo l’inizio di un mese critico per i trasporti. Sono già calendarizzate numerose agitazioni locali e nazionali che interesseranno ferrovie, trasporto pubblico locale, aeroporti e operatori privati. Tra le date più sensibili: 7 maggio (TPL in Abruzzo e Lombardia), 11 maggio (EAV a Napoli), 17 e 27 maggio (Trenitalia e Trenord al Nord) e 30 maggio (ATAF a Foggia).
Perché è importante
Le agitazioni sindacali segnalano una crescente tensione tra lavoratori e aziende del settore trasporti, con i sindacati che lamentano il mancato riconoscimento delle richieste economiche e normative. La situazione contrattuale ferma dal 2023 rappresenta un nodo critico da sciogliere per evitare un’escalation.
La ripresa della mobilità post-pandemia aveva acceso speranze di stabilità nel comparto, ma la frammentazione delle vertenze e l’aumento degli scioperi rischiano di compromettere la fiducia degli utenti. I continui disservizi possono avere ricadute economiche, soprattutto su pendolari e lavoratori.
Il mese di maggio si preannuncia problematico per la logistica e il turismo, con conseguenze tangibili anche per le imprese. Il Governo è chiamato a un ruolo di mediazione per evitare un blocco generalizzato della mobilità nazionale.
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