Gestire un’eredità non significa solo ricevere beni e proprietà: può anche comportare il farsi carico di debiti nascosti o oneri fiscali inattesi. In Italia, ogni anno si aprono oltre 300.000 successioni, con un valore medio di circa 150.000 euro, ma il 25% di queste include situazioni debitorie complesse. Conoscere la legge e le tutele previste può fare la differenza per gli eredi.
Cosa è successo
Secondo il codice civile italiano, gli eredi ereditano anche i debiti del defunto, assumendosi obblighi in proporzione alla loro quota. Tuttavia, in alcuni casi – come per l’imposta di successione e l’Irpef – la responsabilità può essere solidale: lo Stato può esigere l’intera somma da un solo erede. Invece, tributi come IMU e TARI vengono suddivisi in modo proporzionale.
Una forma di protezione è l’accettazione con beneficio d’inventario, che consente di separare il patrimonio personale da quello ereditato, limitando così i rischi. In alternativa, l’erede può rinunciare all’eredità, evitando ogni responsabilità. Queste scelte vanno fatte con attenzione, idealmente con l’aiuto di un consulente legale o fiscale.
Va anche distinta la natura del debito: quelli pregressi sono suddivisi tra tutti gli eredi, mentre quelli maturati dopo la successione (come spese condominiali o tasse su immobili) gravano solo su chi acquisisce il bene. Il coniuge superstite, pur godendo di diritti specifici sull’abitazione, non è esente da responsabilità se accetta l’eredità.
Perché è importante
Capire le regole sulla responsabilità debitoria in una successione è fondamentale per evitare danni economici personali. Gli strumenti giuridici come il beneficio d’inventario sono spesso sottovalutati, ma offrono protezione concreta.
La differenza tra eredi e legatari è centrale: i legatari, in genere, non sono responsabili dei debiti, salvo rare eccezioni. Questo li pone in una posizione più sicura, ma non elimina il bisogno di verificare la situazione patrimoniale del defunto.
Infine, è essenziale informarsi e agire per tempo: una decisione affrettata può compromettere il patrimonio personale, soprattutto in presenza di ipoteche o obblighi nascosti. Conoscere i propri diritti e doveri è il primo passo per una gestione consapevole dell’eredità.
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Foto: Gerd Altmann su Pixabay