Sulla scia della deludente performance di Nvidia Corporation (NASDAQ:NVDA), Piazza Affari, la borsa italiana, si muove con cautela.
Cosa è successo
Nonostante i risultati e le previsioni per il terzo trimestre di Nvidia abbiano superato le stime, il titolo dell’azienda di chip IA è crollato del -6,9% nella sessione di trading after-hours. Il calo della performance di Nvidia è attribuito all’insoddisfazione degli investitori, in particolare a causa dei ritardi nella produzione del nuovo processore Blackwell AI, che dovrebbe dominare la prossima generazione di prodotti IA.
Attualmente l’indice Ftse Mib è in leggero rialzo (+0,2%) a 33.960 punti, con i guadagni di Tenaris (+1,7%) e Campari (+0,8%), mentre Italgas (-0,5%) e Mps (-0,3%) sono in ribasso.
L’attenzione si sposta ora sui dati relativi all’inflazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Il programma di oggi prevede i prezzi al consumo in Germania, dopo il rallentamento in Spagna (2,2% annuale e 2,4% armonizzato), oltre al PIL degli Stati Uniti (seconda lettura del secondo trimestre) e alle richieste di sussidi di disoccupazione.
Domani l’attenzione sarà rivolta all’inflazione complessiva dell’Eurozona e al Pce core degli Stati Uniti, la misura dei prezzi preferita dalla Fed. La banca centrale statunitense si sta dirigendo verso il primo taglio dei tassi a settembre, ma il report di domani e quello sul mercato del lavoro di venerdì prossimo potrebbero sconvolgere i piani.
Perché è importante
L’andamento di Nvidia, uno dei principali attori del settore tecnologico, ha un impatto significativo sui mercati azionari globali. Il ritardo nella produzione del processore Blackwell ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori, portando a un approccio cauto nella borsa italiana.
Lo spostamento dell’attenzione sui dati dell’inflazione è fondamentale in quanto può influenzare le politiche delle banche centrali, compresi i tassi di interesse. L’attesa del primo taglio dei tassi da parte della banca centrale statunitense a settembre aumenta l’incertezza del mercato.
Inoltre, l’andamento di materie prime come il petrolio Brent e l’oro, insieme ai tassi di cambio euro/dollaro e dollaro/yen, giocano un ruolo importante nel delineare il panorama economico globale.
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