La Borsa di Milano ha aperto l’ultima seduta della settimana in lieve progresso, sospinta dalle scadenze tecniche sui futures e dalle prime indicazioni provenienti dalle piazze estere. Gli investitori, dopo aver regolato i contratti con scadenza a luglio 2025, hanno trovato un mercato pronto a oscillare tra cautela e tentativi di rialzo.
Cosa è successo
Secondo SoldiOnline, la giornata di venerdì 18 luglio è caratterizzata dalle scadenze tecniche su futures e opzioni in scadenza a luglio 2025, che stanno alleggerendo la pressione sulla volatilità di Piazza Affari. Alle 09:10 il FTSE MIB registra un rialzo dello 0,40 % a 40.295 punti, seguito da un FTSE Italia All‑Share in progresso dello 0,55 %. I comparti Mid Cap e STAR avanzano rispettivamente dello 0,30 % e dello 0,65 %.
Oltre oceano, i principali indici statunitensi hanno chiuso la vigilia in territorio positivo: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,52 %, l’S&P 500 lo 0,54 % e il Nasdaq lo 0,74 %, avvicinandosi a nuovi massimi storici. A Tokyo, invece, il Nikkei ha terminato in calo dello 0,20 % a 39.819 punti (range 39.745‑40.088) in una seduta nervosa che ha evidenziato l’incertezza globale.
Sul fronte macro, Bitcoin oscilla poco sopra 120.300 USD (circa 103.500 EUR), mentre lo spread BTP‑Bund resta sotto i 90 pb e il rendimento del decennale italiano gravita intorno al 3,48 %. L’euro consolida sopra 1,16 USD. Preziosi ed energia mostrano movimenti marginali: l’oro cede circa 0,10 %, mentre il Brent è sostanzialmente invariato.
Tra i titoli più vivaci, Stellantis parte debole (‑1,2 % circa), mentre doValue guadagna intorno all’1,5 % dopo l’accordo vincolante per acquisire COEO Group per 350 milioni di euro cash più 40 milioni di earn‑out. Nel comparto energetico ENI avanza di circa 0,9 %; buona la performance di Tinexta (+4,8 % sul segmento STAR). Sul mercato PMI, TECNO prosegue la corsa con volumi in forte aumento dopo i rialzi dei giorni scorsi.
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Perché è importante
Dopo un avvio timido (+0,39 % alle 09:02, apertura a 40.284,13 punti), Milano ha trovato slancio in sintonia con le altre piazze europee, spinte da risultati societari oltre le previsioni. Da Netflix a Electrolux, passando per Burberry, le trimestrali positive stanno alimentando acquisti diffusi: Francoforte avanza dello 0,34 %, Parigi dello 0,45 %, mentre Londra resta sostanzialmente incolore e il FTSE MIB accelera fino a +0,54 %.
Sul fronte di tassi e valute, la stabilità dei prezzi alla produzione in Germania (PPI: +0,1 % m/m, −1,3 % a/a) sostiene un euro/dollaro in progresso dello 0,24 %. Oro e petrolio, al momento, restano pressoché fermi (‑0,1 % e invariato rispettivamente).
Le decisioni di Intesa Sanpaolo su Sesa sono un esempio lampante di come il mercato possa reagire in modo eccessivo. Il broker ha ridotto il target price da 151,2 € a 129,1 €, mantenendo tuttavia la raccomandazione “Buy” per un upside potenziale del 58 %. Nonostante un anno di transizione con redditività altalenante, la società ha dimostrato solidità di cassa e un riorientamento strategico verso digital green e business services. Un motivo in più per chiedersi se la discesa del 15 % di ieri non sia stata un’occasione mancata.
Immagine creata con l’ausilio dell’IA
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