Mattinata all’insegna della volatilità per Piazza Affari e per i principali listini europei. Alle 10.20 il FTSE Mib segna un lieve rialzo dello 0,01% a 36.461 punti, in un range oscillato tra 36.394 e 36.657 punti. Stabili anche l’FTSE Italia All Share, mentre prevalgono vendite su Mid Cap e Star. Sui mercati globali, riflettori accesi sul calo del Bitcoin sotto i 92.500 dollari e sullo spread Btp-Bund, ancora sopra i 110 punti base.
Cosa è successo
STM guida i rialzi con un +2,26% a 19,668 euro dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre 2025. Nonostante il calo dei ricavi e della marginalità, il gruppo ha condiviso le stime per il trimestre in corso, rassicurando gli investitori. La reazione positiva del mercato evidenzia fiducia nelle prospettive a medio termine dell’azienda.
Saipem sale dell’1,65% a 1,913 euro, sostenuta dai risultati del primo trimestre che mostrano un miglioramento sia del fatturato che della redditività. La conferma della guidance per l’intero 2025 rafforza la solidità del percorso intrapreso dalla società, che si dimostra resiliente nel contesto energetico attuale.
ENI avanza dell’1,58% a 12,626 euro. Il colosso energetico ha risentito dell’incertezza macroeconomica nel primo trimestre, ma ha fornito dettagliate indicazioni operative per l’anno in corso. Particolarmente apprezzata dal mercato è stata l’anticipazione sull’ammontare del dividendo 2026.
Perché è importante
Le trimestrali di STM, ENI e Saipem forniscono un termometro cruciale per valutare la tenuta di settori strategici come la tecnologia e l’energia, in un contesto ancora instabile a livello macroeconomico. La reazione positiva del mercato suggerisce che gli investitori premiano la visibilità e la coerenza delle strategie aziendali.
Generali, in lieve rialzo dello 0,51%, vive una giornata chiave con l’assemblea degli azionisti. Oltre all’approvazione del bilancio 2024, è attesa la nomina del nuovo CdA per il triennio 2025-2027, evento centrale per la governance futura del gruppo assicurativo.
Infine, Stellantis segna un calo dello 0,19% appesantito dai dati ACEA: a marzo 2025 le immatricolazioni sono scese dell’8,4%, riducendo la quota di mercato europea al 16,8%. Il dato segnala un rallentamento che potrebbe influenzare le performance del gruppo nei prossimi mesi.
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