La seduta di oggi a Piazza Affari si apre sotto tono: il FTSE MIB si mantiene sui 40.200 punti, in progresso di circa lo 0,1% alle 10:20, dopo aver toccato un massimo intraday a 40.342 punti poco dopo l’apertura. Lo spread BTP–Bund scivola a 89 punti base, sui minimi pluriennali, mentre il rendimento del decennale italiano risale leggermente al 3,77%.
Il mercato resta in attesa dei conti trimestrali delle grandi banche statunitensi, che mantengono alta la tensione: intanto Bitcoin oscilla intorno ai 120.000 dollari (circa 110.000 euro), mentre l’euro fatica a superare 1,17 dollari (1,169 $ al cambio spot).
Tra i titoli bancari, Banco BPM quota 10,545 euro (+0,5% intraday), e BPER Banca si attesta a 7,892 euro con variazioni minime. Nel comparto industriale brilla Prysmian, in rialzo del 2,3% a 62,26 euro; più debole Stellantis, che cede circa il 4,6% a 8,586 euro dopo il downgrade di BofA.
Cosa è successo
Alle 09:52, l’accelerazione iniziale si è smorzata: il FTSE MIB segnava +0,04% a 40.203 punti; l’FTSE Italia All-Share avanzava +0,08% a 42.747 punti; il Mid Cap saliva +0,58% a 55.485 punti; lo STAR guadagnava +0,70% a 47.607 punti (fonte: SoldiOnline).
Sull’altro lato dell’Atlantico, Wall Street prova a trasferire un briciolo di fiducia: ieri il Dow Jones ha chiuso a 44.459,65 punti (+0,2%), l’S&P 500 a 6.268,56 (+0,14%) e il Nasdaq Composite a 20.640,33 (+0,27%). In Asia, il Nikkei 225 ha chiuso la seduta mattutina a 39.678 punti (+0,55%), oscillando tra 39.379 e 39.641 punti.
Sul fronte tassi e valute, lo spread rimane sotto i 90 punti base; il decennale italiano rende il 3,77% contro il Bund tedesco al 2,71%. L’euro resta sotto 1,17 dollari, mentre Bitcoin consolida appena sopra i 119.800 dollari.
Tra alti e bassi, i bancari restano osservati speciali: Banco BPM si conferma in lieve rialzo a 10,545 euro, BPER Banca galleggia a 7,892 euro e la Popolare di Sondrio recupera lo 0,4% a 12,36 euro, sostenuta dagli strappi di ieri.
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Perché è importante
La ‘danza dei dazi’ tra Stati Uniti ed Europa continua a influenzare i mercati: l’annuncio di tariffe al 30% su un’ampia gamma di beni europei ha spinto Bruxelles a predisporre contromisure su 72 miliardi di euro di esportazioni USA – da Boeing alle auto fino al bourbon.
Paradossalmente, l’escalation commerciale si traduce per ora in una calma apparente sui listini continentali: il DAX di Francoforte avanza dello 0,25%, il CAC 40 di Parigi dello 0,13% e il FTSE 100 di Londra dello 0,11%, un coro di piccoli rialzi riecheggiato anche a Milano.
In questo contesto incerto, Recordati paga dazio: il titolo arretra dello 0,8% a 54 euro dopo che Barclays ha tagliato il prezzo obiettivo a 50 euro confermando la raccomandazione ‘Underweight’ in vista dei conti del 29 luglio.
Foto: Shutterstock
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