Settimana di fuoco per i mercati europei, e Milano non fa eccezione. Dopo un lunedì chiuso con il segno meno, il martedì si apre all’insegna dell’attesa: occhi puntati sul discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, e sulle prime trimestrali italiane. Mentre Wall Street si gode nuovi record, l’Europa appare appesantita da tensioni geopolitiche e prese di beneficio — soprattutto nel comparto bancario.
Cosa è successo
Il Ftse Mib ha perso lo 0,36% nella seduta di ieri, fermandosi a 40.166 punti. A pesare sono stati soprattutto i realizzi su banche, mentre Stellantis ha tentato un recupero. La performance negativa si inserisce in un contesto europeo debole, segnato da timori legati ai negoziati commerciali fra Stati Uniti e Unione Europea.
Nel frattempo, Wall Street ha proseguito la sua corsa: l’S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato nuovi massimi storici, grazie a trimestrali superiori alle attese e a un clima più disteso sul fronte commerciale. In evidenza il comparto tech, che si prepara alle trimestrali di colossi come Tesla e Alphabet.
Sul fronte macroeconomico, grande attesa oggi per il discorso di Jerome Powell, previsto nel pomeriggio. Le parole del numero uno della Federal Reserve potrebbero dare indicazioni preziose sul futuro della politica monetaria americana.
In Asia, Tokyo ha chiuso con un +0,35%, mentre anche le Borse di Hong Kong e Shanghai hanno mostrato timidi segnali di rialzo. I future USA, invece, si muovono senza direzione precisa, in attesa delle prossime mosse della Fed.
Perché è importante
Gli analisti aggiornano i target price su diversi titoli del Ftse Mib, riflettendo un mercato in cerca di nuovi punti di riferimento. Jefferies ha alzato il prezzo obiettivo su Enel da 8,60 a 9,50 euro, mantenendo la fiducia con rating “buy”. Al contrario, Deutsche Bank ha ridotto il target su Stellantis a 8 euro, segnalando un atteggiamento più prudente.
Barclays ha rivisto al rialzo le valutazioni su diverse banche: Azimut, FinecoBank e Banca Mediolanum vedono target leggermente superiori, tutte con raccomandazione positiva. Più tiepido l’aggiornamento su Banca Generali, che registra una limatura del prezzo obiettivo pur mantenendo un giudizio “overweight”.
Poste Italiane è sotto i riflettori in vista dei risultati trimestrali attesi nel pomeriggio. Il consensus prevede un utile di 540 milioni di euro su ricavi per 3,2 miliardi. Il mercato guarda con attenzione anche alla conference delle ore 15 per eventuali segnali strategici.
Attesa anche per Unicredit, che domani presenterà i propri conti: secondo le stime, l’utile potrebbe raggiungere i 2,5 miliardi di euro. Non si esclude che il CEO Andrea Orcel possa annunciare mosse importanti in relazione a Banco BPM.
La Banca Popolare di Sondrio ha ottenuto un upgrade da S&P, che ha alzato il rating a “BBB” con outlook stabile, premiando il suo ingresso nel gruppo BPER. Un segnale di fiducia importante per l’intero comparto bancario italiano.
Sul fronte industriale, Tenaris e Saipem tornano protagoniste. La prima ha ottenuto da TotalEnergies un contratto per il progetto GranMorgu in Suriname; la seconda fornirà tubazioni e rivestimenti termoisolanti per la stessa iniziativa. Ordini strategici che riportano energia nel settore oil & gas.
Infine, Avio ha firmato due ordini per un totale di 60 milioni di euro con Mbda in Francia, confermando la centralità del settore aerospaziale italiano in Europa.
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