La seduta del 9 aprile 2025 si è aperta con un netto calo per Borsa Italiana, in linea con le principali piazze europee. Dopo il rimbalzo della vigilia, sono tornate forti vendite su diversi comparti chiave, con particolare pressione sui titoli bancari, petroliferi e tecnologici. Il peggioramento dei mercati asiatici e la chiusura negativa di Wall Street hanno contribuito ad alimentare il clima di avversione al rischio.
Cosa è successo
Alle 09:10 il FTSEMib cedeva il 2,81% a 32.710 punti, mentre il FTSE Italia All Share segnava un calo del 2,68%. Male anche il Mid Cap (-1,92%) e lo Star (-1,88%). Il ribasso riflette la chiusura debole di Wall Street, con il Nasdaq in calo del 2,15%, e il tonfo della Borsa di Tokyo, dove il Nikkei ha perso il 3,93%.
Le vendite si sono concentrate soprattutto sul settore bancario. Monte dei Paschi di Siena ha perso il 2,56% dopo aver ricevuto dalla BCE l’autorizzazione per computare come CET1 le nuove azioni legate all’OPS su Mediobanca (-2,3%). L’intero comparto ha risentito del clima sfavorevole e del ritorno della volatilità.
Anche il settore petrolifero ha aperto in profondo rosso, penalizzato dal calo del greggio a 58 dollari al barile. ENI ha perso il 3,43%, seguita da Saipem (-3,97%) e Tenaris (-3,46%). Negativi i titoli tech e automotive: STM ha ceduto il 5,83%, mentre Stellantis è scesa del 5,71%, tra i peggiori del listino.
Perché è importante
Il brusco avvio di giornata evidenzia una perdita di fiducia generalizzata tra gli investitori, spinti a ridurre l’esposizione su asset rischiosi in risposta a segnali globali negativi. Il sell-off su banche e petroliferi pesa in modo significativo sull’indice principale.
Il ribasso del petrolio rappresenta un segnale d’allarme sui timori di rallentamento della domanda globale, che impatta direttamente sulle big energetiche italiane e sul sentiment settoriale europeo. La debolezza di STM e Stellantis riflette una pressione internazionale sul comparto tech e auto, entrambi già esposti a dinamiche macroeconomiche incerte.
In questo contesto, l’andamento dello spread Btp-Bund vicino a 130 punti e il rendimento del decennale al 4% aggiungono tensione ai mercati, suggerendo una giornata di forti movimenti e volatilità a Piazza Affari.
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