Giornata difficile per Piazza Affari, che inaugura la seduta del 22 maggio con ribassi diffusi, in linea con l’andamento delle principali Borse mondiali. Il FTSE Mib ha avviato gli scambi in calo dello 0,51% a 40.343 punti, mentre anche gli altri indici italiani si muovono in territorio negativo.
Sullo sfondo, pesano le perdite registrate a Wall Street e Tokyo, insieme a un clima generale di incertezza nei mercati.
Cosa è successo
Generali apre in ribasso dell’1,29% a 32,87 euro, nonostante una trimestrale che evidenzia una redditività in miglioramento e premi lordi stabili. La compagnia ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il periodo 2025-2027, ma il mercato non ha premiato i risultati. Gli investitori sembrano orientati verso una presa di profitto, in attesa di segnali più concreti sull’evoluzione dei margini operativi.
Il settore bancario è tra i peggiori in avvio di giornata. Il titolo del Monte dei Paschi di Siena perde l’1,63% a 7,259 euro, subito dopo il completamento di una nuova emissione obbligazionaria da 500 milioni di euro, con richieste superiori a 1,4 miliardi. Si tratta di un bond Senior Preferred a tasso fisso con scadenza 2031, rimborsabile anticipatamente dal 2030.
Debole anche UniCredit (-0,48%), dopo che la Consob ha sospeso per 30 giorni l’offerta pubblica di scambio su BancoBPM (-0,4%). La decisione dell’autorità ha sollevato critiche da parte dell’istituto guidato da Andrea Orcel, mentre rimane alta la tensione sul fronte delle operazioni straordinarie nel comparto bancario.
Perché è importante
Il contesto internazionale contribuisce al clima negativo. I principali indici statunitensi hanno chiuso in forte calo, con il Dow Jones a -1,91% e l’S&P500 a -1,61%, riflettendo timori su inflazione e politica monetaria. Anche Tokyo ha segnato un ribasso, con il Nikkei giù dello 0,84% a 36.986 punti.
Sotto osservazione lo spread Btp-Bund, che resta sotto i 100 punti, con il rendimento del decennale italiano fermo sotto il 3,7%. Questo segnala una relativa stabilità del debito pubblico, ma gli investitori monitorano con attenzione i segnali di volatilità a livello europeo.
In evidenza Health Italia, che non riesce a fare prezzo per eccesso di rialzo. Il trasferimento della partecipazione di controllo a un club deal di investitori privati a 300 euro per azione ha suscitato forte interesse, sottolineando il potenziale appeal delle small cap in un mercato debole.
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