La Borsa Italiana avvia la seduta del 4 aprile 2025 con un’impostazione negativa, proseguendo il trend debole della vigilia. Gli investitori restano cauti in attesa di indicazioni macroeconomiche dagli Stati Uniti e di sviluppi geopolitici internazionali. Il FTSE MIB apre in calo dello 0,5% attorno a quota 33.600 punti, zavorrato dai titoli finanziari e dal comparto automobilistico.
Cosa è successo
Il principale indice milanese, FTSE MIB, perde lo 0,5% nelle prime battute della giornata, dopo il -0,46% registrato nella seduta precedente. Le vendite colpiscono soprattutto i titoli bancari, appesantiti dal clima di incertezza sui tassi d’interesse e dall’andamento debole del settore a livello europeo. Anche gli altri indici si muovono in territorio negativo: il FTSE Italia All Share segna -0,48%, il Mid Cap -0,33%, e lo Star -0,11%.
Tra i titoli peggiori figura Stellantis, che perde l’1,81% a 25,1 euro. Il titolo risente delle prese di beneficio dopo il recente rally e della pressione sul settore automotive, legata a timori di rallentamento economico e contrazione della domanda globale. Sotto i riflettori anche Generali, che cede lo 0,88% a 22,49 euro, in un contesto di generale debolezza del comparto assicurativo.
FinecoBank arretra dello 0,72% a 13,06 euro, proseguendo il calo già osservato nelle sedute precedenti. Il titolo è penalizzato dalle aspettative su un possibile taglio dei tassi da parte della BCE, che potrebbe comprimere ulteriormente i margini d’interesse delle banche. Anche Intesa Sanpaolo e Unicredit si muovono in flessione.
Perché è importante
La debolezza di Piazza Affari si inserisce in un contesto europeo prudente, dove gli investitori attendono i dati sul mercato del lavoro USA che potrebbero influenzare le prossime mosse della Federal Reserve. Le aspettative su una politica monetaria meno restrittiva stanno generando volatilità nei mercati.
Il calo di Stellantis e delle banche mostra come i settori ciclici siano particolarmente sensibili alle incertezze macroeconomiche. Gli operatori stanno rivalutando i rischi su crescita e inflazione, con impatti diretti sulle strategie di portafoglio.
La tenuta del FTSE MIB sopra i 33.500 punti rappresenta al momento un livello tecnico chiave. Una rottura al ribasso potrebbe aprire la strada a ulteriori flessioni, rendendo cruciale il monitoraggio degli sviluppi internazionali nelle prossime ore.
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