Il FTSE MIB inizia l’ultima seduta della settimana con un calo dello 0,26%, mentre l’FTSE Italia All-Share scivola sotto la parità, con una contrazione dello 0,23%. La giornata non è di certo favorevole neanche per le borse europee: a Francoforte si registra una discesa dello 0,80%, Londra è sotto la parità con un ribasso dello 0,28%, e Parigi perde 0,62%. In questo scenario di incertezze, Milano segue la tendenza, con il listino principale che perde terreno nonostante una positiva performance di alcuni titoli.
Cosa è Successo
A dominare la scena a Piazza Affari sono i risultati finanziari di Eni e Webuild, che stanno attirando l’attenzione degli investitori. Nonostante i riflettori siano puntati su questi due giganti, la situazione generale rimane incerta. L’andamento dei mercati asiatici, con una prevalenza di vendite, ha dato il tono anche per l’apertura della seduta europea. Gli investitori continuano a digerire le dichiarazioni di Lagarde, la quale ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori azioni da parte della BCE per affrontare l’attuale contesto macroeconomico.
Nel contempo, la giornata segna anche una risalita dello spread che torna a toccare 87 punti base, registrando un incremento di 2 punti rispetto alla giornata precedente. Il rendimento del BTP decennale è fissato al 3,53%, segno che la cautela permane anche sul fronte dei titoli di Stato italiani.
In termini di commodity, il petrolio segna un leggero aumento dello 0,84%, mentre l’oro cede terreno, scendendo a 3.359 dollari l’oncia. L’euro/dollaro si mantiene stabile attorno a 1,175.
Perché è Importante
La Borsa di Milano risente oggi di una combinazione di fattori: le dichiarazioni della BCE, il rallentamento dei mercati asiatici e il focus su alcune aziende italiane. Eni e Webuild sono senza dubbio al centro dell’attenzione, ma non basta un buon risultato societario per cambiare il sentimento negativo generale.
Mentre il FTSE MIB perde leggermente, titoli come Saipem e Iveco sono protagonisti di significativi ribassi. La grande incognita resta la politica monetaria della BCE, che sta influenzando non solo il mercato azionario, ma anche quello obbligazionario, come evidenziato dal rialzo dello spread.
Inoltre, la performance di Webuild, che oggi è tra i titoli meno performanti, dimostra come anche grandi nomi possano soffrire in periodi di incertezza economica. Le previsioni sui prossimi passi della BCE, purtroppo, non aiutano a migliorare l’umore degli investitori, che restano cauti e preferiscono non esporsi troppo.
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