Il titolo Fincantieri frena a Piazza Affari, nonostante venti apparentemente favorevoli. Deutsche Bank ha appena avviato la copertura del gruppo con una raccomandazione “Buy” e un prezzo obiettivo di 17 euro, ben al di sopra delle quotazioni attuali. Eppure il titolo, dopo l’euforia della vigilia, ha perso lo 0,89%, chiudendo a 15,51 euro. Il mercato resta cauto — o forse solo in attesa di ulteriori conferme.
Cosa è successo
Nella seduta precedente, Fincantieri aveva brillato grazie a una nuova maxi-commessa da 700 milioni di euro. Il contratto riguarda la costruzione di due Pattugliatori Polivalenti d’Altura per la Marina Militare italiana, destinati a sostituire le unità in consegna all’Indonesia. Le navi — lunghe 143 metri e capaci di superare i 31 nodi — saranno costruite nei cantieri liguri di Muggiano e Riva Trigoso, con consegne previste nel 2029 e 2030.
L’ordine, gestito da un raggruppamento temporaneo che include anche Leonardo, rappresenta una boccata d’ossigeno per l’industria italiana della difesa. Parole fiduciose sono arrivate anche dal CEO Pierroberto Folgiero, che ha sottolineato come il progetto rafforzi la filiera nazionale e garantisca stabilità occupazionale.
Il recente upgrade da parte di Banca Akros — da “Neutral” a “Accumulate” — ha dato ulteriore impulso al titolo, salito del 126% da inizio anno. Ma oggi il mercato ha scelto di tirare il fiato.
Perché è importante
Dietro questa apparente contraddizione si cela una dinamica ben nota agli investitori: dopo corse vertiginose, anche i titoli più promettenti hanno bisogno di consolidare. La forte performance da inizio anno e la reazione entusiastica alla notizia della commessa hanno forse esaurito, nel breve, la spinta rialzista.
Inoltre, nonostante il “Buy” di Deutsche Bank, i mercati potrebbero voler attendere la conferma di ulteriori ordini o la pubblicazione dei prossimi risultati trimestrali. Le parole degli analisti sono importanti — ma alla Borsa, spesso, contano di più i numeri concreti.
Infine, pesa anche il contesto generale. Le tensioni geopolitiche e l’incertezza macroeconomica possono frenare gli investitori, anche davanti a storie industriali solidissime. E Fincantieri, per quanto ben posizionata, non è immune a questi venti globali.
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