Una ventata di euforia ha travolto il titolo Safilo a Piazza Affari, con la quotata che ha registrato un impressionante rialzo del 4,3% superando quota 1,34 euro. Questa performance si inserisce in un trend positivo che dura da fine luglio, culminato in un +8,3% nell’ultima settimana e un notevole +23% su base mensile.
Per gli investitori che hanno creduto nel titolo, i guadagni sono stati notevoli. Ma cosa ha scatenato questa ondata di acquisti e c’è ancora spazio per crescere, con un prezzo obiettivo che fa sognare un ulteriore balzo del 26%?
Cosa è successo
Il recente rally di Safilo non è frutto del caso, ma della presa di posizione di Berenberg. La nota banca d’investimento ha infatti avviato la copertura sul titolo con un rating “Buy” e un target price a 1,62 euro, un valore decisamente superiore alle quotazioni attuali. Questo endorsement ha acceso gli acquisti, spingendo il titolo a livelli che non si vedevano da tempo.
L’ottimismo di Berenberg si basa su diversi fattori chiave. Gli analisti hanno evidenziato la transizione strategica intrapresa da Safilo dal 2019, focalizzata sui marchi propri e licenze perpetue ad alto margine. Questo cambio di rotta, unito all’adozione di un modello “asset-light”, ha permesso a Safilo di ridurre la necessità di investimenti massicci, concentrandosi sulla manutenzione e rafforzando la generazione di flussi di cassa liberi. La quota di ricavi da marchi propri è raddoppiata nell’ultimo decennio, raggiungendo il 50%, con previsioni di ulteriore crescita fino al 55-60% entro il 2030, grazie anche a campagne mirate e possibili operazioni di M&A selettive.
Berenberg ha sottolineato il vantaggio competitivo di questa strategia: minori costi di royalty, maggiore flessibilità in prezzi e creatività, e una riduzione del rischio legato ai mancati rinnovi di licenze. Marchi di proprietà come Carrera, Polaroid e Smith sono riconosciuti come “top of mind”. Dal punto di vista finanziario, si stima che il margine EBITDA di Safilo raggiungerà il 12,1% nel 2027 (superiore al consenso del 10,8%), trainato dal peso crescente dei marchi propri e dallo sviluppo del canale direct-to-consumer (DTC). La gestione patrimoniale ha portato a un indebitamento finanziario netto quasi nullo (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2025) e a due anni consecutivi di Free Cash Flow positivo, spingendo il management ad avviare un programma di buyback di 15 milioni di azioni a giugno.
Perché è importante
Il giudizio positivo di Berenberg è un chiaro segnale di fiducia nelle prospettive di Safilo e nella sua capacità di creare valore a lungo termine. La strategia incentrata sui marchi propri e una gestione finanziaria rigorosa stanno trasformando il profilo dell’azienda, rendendola più resiliente e profittevole.
Il fatto che Safilo stia ancora trattando con uno sconto del 20% rispetto alla sua media storica e a una valutazione inferiore a quella dei principali concorrenti, nonostante i miglioramenti evidenti, suggerisce che il mercato potrebbe stare sottostimando il suo vero potenziale. Berenberg ritiene che il mercato non stia ancora pienamente riconoscendo il miglioramento della struttura patrimoniale, la costante generazione di flussi di cassa e il potenziale di margini più elevati nel lungo periodo.
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