Dopo tre sedute negative, Stellantis torna protagonista a Piazza Affari con un rialzo del 3% circa, posizionandosi tra i migliori titoli del Ftse Mib. Un recupero importante sul breve termine, che permette di riportare in positivo la performance settimanale e rafforzare — seppur di poco — quella mensile. Tuttavia, i dati sulle immatricolazioni in Europa raccontano una realtà più difficile: il gruppo italo-francese resta in affanno rispetto ai rivali, con quote di mercato in calo.
Cosa è successo
Nella seduta di oggi, Stellantis ha invertito la rotta dopo tre giornate di vendite ininterrotte (da 8,65 euro a 8,17 euro), recuperando appeal tra gli investitori. Il titolo mostra una performance settimanale superiore al 2% e un guadagno mensile intorno al 2,1%, ma rimane esposto a un’elevata volatilità che lo rende terreno fertile per speculazioni di breve termine.
Sul fronte industriale, i numeri non sorridono. Secondo Acea, a luglio il mercato europeo delle auto (Ue + Efta + Regno Unito) è cresciuto del 5,9% a 1,08 milioni di immatricolazioni, trainato da ibride (+11,1%) ed elettriche a batteria (+33,6%). Stellantis, invece, ha registrato un calo dell’1,1% con 151.391 vetture immatricolate, vedendo la sua quota di mercato scendere dal 14,9% al 13,9%.
Nel periodo gennaio-luglio 2025, il bilancio è ancora più pesante: -8,1% con 1,19 milioni di vetture, quota di mercato al 15,1% contro il 16,4% del 2024. All’interno della sola Unione Europea, le immatricolazioni segnano addirittura un crollo del -9,9% nei sette mesi, con la quota passata dal 17,8% al 16,1%.
Perché è importante
Il ritorno degli acquisti sul titolo non deve far dimenticare le criticità strutturali che Stellantis affronta. Il mercato europeo accelera sull’elettrificazione, con le auto ibride al 34,7% delle nuove immatricolazioni e le elettriche pure al 15,6% della quota Ue nei primi sette mesi del 2025. Un cambiamento che riduce lo spazio per benzina e diesel, scesi complessivamente al 37,7% del mercato.
In questo contesto di trasformazione rapida, Stellantis continua a perdere terreno sui volumi, segnalando una difficoltà ad adattare il portafoglio modelli alle nuove preferenze dei consumatori. Per gli investitori, ciò significa dover gestire un titolo estremamente volatile, capace di rimbalzare con forza dopo ribassi marcati, ma privo di un trend stabile.
Le prossime pubblicazioni sui dati di immatricolazione italiani di agosto (1° settembre) saranno un altro test chiave: se confermeranno la debolezza, sarà difficile immaginare un consolidamento durevole del rimbalzo in Borsa.
Potrebbe interessarti: Investire in Banca Sistema? Ecco l’ultimo target price di Intesa
Per ulteriori aggiornamenti su questo argomento, aggiungi Benzinga Italia ai tuoi preferiti oppure seguici sui nostri canali social: X e Facebook.
Ricevi informazioni esclusive sui movimenti di mercato 30 minuti prima degli altri trader
La prova gratuita di 14 giorni di Benzinga Pro, disponibile solo in inglese, ti permette di accedere ad informazioni esclusive per poter ricevere segnali di trading utilizzabili prima di milioni di altri trader. CLICCA QUI per iniziare la prova gratuita.
Foto: Shutterstock
