È un lunedì intenso per Piazza Affari, dove il 19 maggio 2025 coincide con il cosiddetto “D-Day” dei dividendi. Oltre 70 società quotate, incluse molte Blue-Chips del FTSE MIB e MidCap, staccano oggi la cedola. Il pagamento effettivo dei dividendi avverrà il 21 maggio, generando movimenti significativi sugli indici di Borsa. Il settore bancario ed energetico dominano per volumi distribuiti e rendimenti.
Cosa è successo
Il monte dividendi odierno ammonta a circa 15 miliardi di euro, contribuendo a un totale di 41 miliardi distribuiti nel 2025, in aumento del 13% rispetto al 2024. Questa giornata rappresenta uno spartiacque per gli investitori, in particolare per chi detiene titoli ad alto rendimento. Gli impatti si riflettono non solo sui singoli titoli, ma sull’intero andamento del mercato milanese.
Il settore bancario guida la distribuzione, con Intesa Sanpaolo che versa 17,1 centesimi di euro per azione, dopo l’acconto di novembre. Montepaschi torna al dividendo dopo anni di crisi con 86 centesimi di euro, raggiungendo un dividend yield del 10,56%. BPER, Popolare di Sondrio e Banco BPM seguono con cedole generose, spinte anche dai riflessi del risiko bancario.
Nel comparto energetico, ENI distribuisce la quarta tranche da 25 centesimi, mentre Saipem torna a remunerare gli azionisti dopo 5 anni. Tra le utilities figurano A2A (10 centesimi) e Italgas (40,6 centesimi). Nel lusso, Brunello Cucinelli (94 centesimi) e Moncler (1,3 euro) confermano la solidità nonostante le tensioni sui dazi internazionali.
Perché è importante
La mole di dividendi distribuiti conferma la buona salute delle società italiane, soprattutto nei settori strategici. L’incremento del 13% su base annua riflette utili solidi e strategie di remunerazione degli azionisti più aggressive.
Il settore bancario si conferma il motore principale del rendimento per gli investitori, con yield tra i più alti del listino. Il ritorno al dividendo per Montepaschi e la generosità di BPER e Banco BPM ne sottolineano la trasformazione post-ristrutturazione.
Anche il comparto energetico e il lusso mantengono un ruolo chiave nel sostenere la fiducia del mercato, con ENI e Saipem tra i protagonisti. Questa giornata rappresenta dunque un indicatore importante per analisti e investitori sulla solidità delle società italiane e la sostenibilità delle loro politiche di dividendo.
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