Dopo alcune sedute interlocutorie, Eni torna protagonista a Piazza Affari, registrando un rialzo dell’1,21% a 15,09 euro per azione. Il titolo del Cane a sei zampe guida oggi il comparto oil del Ftse Mib, insieme a Tenaris e Saipem, in un contesto in cui l’indice principale di Borsa Italiana resta invece sulla parità. La performance di giornata arriva a consolidare una tendenza positiva del 3% su base mensile e del 5% su base annua.
Cosa è successo
Due sono i fattori principali che stanno sostenendo il nuovo rally di Eni. Il primo è di natura macro e riguarda la decisione dell’OPEC+ di aumentare la produzione di soli 137.000 barili al giorno, ben al di sotto delle attese di mercato. Il cartello dei principali produttori – tra cui Arabia Saudita, Russia e Kuwait – ha preferito muoversi con cautela, segnalando prudenza in un contesto di domanda energetica ancora solida ma incerta.
La notizia ha innescato un rimbalzo tecnico dei prezzi del petrolio, con il Brent in recupero e conseguente ottimismo sul settore energetico. Gli analisti di Equita sottolineano che l’aumento effettivo potrebbe perfino risultare inferiore al target, complice la limitata capacità produttiva di alcuni Paesi. Tutto ciò contribuisce a rafforzare i fondamentali del comparto oil, dove le scorte globali restano contenute e le tensioni geopolitiche mantengono un sostegno ai prezzi.
Il secondo elemento è più specifico per Eni: la società ha ripreso le attività esplorative offshore nel bacino nord-occidentale della Libia, dopo una sospensione di cinque anni. L’operazione, confermata dalla National Oil Corporation libica, viene letta come un segnale di normalizzazione in un’area strategica per la diversificazione delle forniture energetiche dell’Italia e dell’Europa.
Perché è importante
La combinazione di uno scenario OPEC+ favorevole e della riattivazione delle trivellazioni in Libia offre un duplice impulso al titolo Eni. Da un lato migliora la redditività grazie al recupero del Brent, dall’altro rafforza la posizione strategica del gruppo nel Mediterraneo.
Dal punto di vista tecnico, il titolo si mantiene sopra i 15 euro con un massimo intraday a 15,17: i trader guardano con attenzione alla resistenza in area 15,34 euro, mentre il support chiave rimane a 14,59 euro. In un mercato dominato dalla cautela, Eni si conferma quindi tra le protagoniste del settore energetico europeo grazie a fondamentali solidi e a nuove prospettive operative.
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Foto: Kanyapak_Lim / Shutterstock