Nonostante la debolezza che continua a caratterizzare Piazza Affari, con forti vendite soprattutto sui bancari, Eni conferma un trend positivo. A metà seduta il titolo registra un progresso contenuto dello 0,25% a 15,28 euro, ma è soprattutto la performance di medio periodo a catturare l’attenzione: +1,9% nell’ultima settimana, +3,6% nel mese e +13% da inizio anno. Numeri che riportano fiducia sul Cane a Sei Zampe, rafforzato dai dati incoraggianti della controllata norvegese Vår Energi.
Cosa è successo
Il rally di Eni trova slancio dalle notizie provenienti dalla Norvegia. Vår Energi ha comunicato una produzione giornaliera di 400 mila barili equivalenti, raggiunta in anticipo rispetto alle stime iniziali. Un balzo significativo rispetto ai 350 mila barili di metà luglio, guidato in particolare dal giacimento Balder, che ha superato le aspettative, e dal buon contributo degli altri asset in portafoglio.
Le prospettive restano solide: la società ha confermato per il 2025 una guidance compresa tra 330 e 360 mila barili/giorno, prevedendo però un picco fino a 430 mila barili nel quarto trimestre, ben oltre la stima precedente di 400 mila. Dal punto di vista commerciale, i prezzi medi di vendita (68 dollari al barile per il greggio e 79 dollari equivalente per il gas) risultano perfettamente in linea con le attese di mercato, sostenendo la redditività.
Perché è importante
Questa accelerazione nella produzione rafforza la percezione di Eni come player in grado di coniugare solidità industriale e resilienza in uno scenario energetico ancora volatile. Per gli investitori, i numeri di Vår Energi offrono un catalizzatore concreto, capace di sostenere il titolo anche in un contesto borsistico instabile.
Dal punto di vista tecnico, Eni resta sui massimi di periodo. Se il trend positivo continuerà, il titolo potrebbe puntare a 15,50 euro e, in caso di ulteriore rafforzamento, avvicinarsi a 16 euro, i massimi del semestre. Al contrario, la perdita di 14,50 euro – livello coincidente con la media mobile a 50 sedute – aprirebbe spazio a un ritorno verso i 14 euro.
In sintesi, Eni beneficia della spinta operativa della controllata norvegese e offre una configurazione tecnica interessante per i trader. In assenza di shock sul mercato petrolifero, il trend di consolidamento positivo sembra destinato a proseguire, con l’attenzione puntata sui target di medio termine.
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