Exor, la holding della famiglia Agnelli guidata da John Elkann, continua a perdere terreno in Borsa nonostante le operazioni di riassetto e i buyback avviati negli ultimi mesi. Il divario tra valore netto degli attivi e capitalizzazione di mercato resta ampio, alimentando dubbi tra gli azionisti di minoranza.
Cosa è successo
All’inizio del 2025, Exor ha ceduto il 4% del capitale di Ferrari per finanziare un ambizioso programma da 1 miliardo di euro destinato al riacquisto delle proprie azioni, pari a circa il 5% dei titoli in circolazione, e sostenere la diversificazione del portafoglio. L’operazione, dal punto di vista finanziario, risultava logica: il titolo Ferrari aveva valutazioni elevate, mentre Exor continuava a soffrire di uno sconto consistente, vicino al 50% del valore netto delle attività.
Il mercato, tuttavia, ha reagito tiepidamente. Nonostante la scelta strategica, il titolo Exor ha continuato a scendere. A oggi, il Net Asset Value (NAV) si aggira intorno ai 36 miliardi di euro, a fronte di una capitalizzazione in Borsa di appena 17 miliardi.
Nel frattempo, la holding ha completato la cessione del ramo civile di Iveco a Tata Motors e di quello difesa a Leonardo, un’operazione che ha rafforzato le casse senza però riflettersi in una rivalutazione a Piazza Affari. Restano centrali le partecipazioni in Stellantis, CNH, Philips e Ferrari, insieme a un portafoglio diversificato che include realtà come Institut Mérieux, Christian Louboutin, The Economist e Via Transportation.
Perché è importante
Il gap tra valore patrimoniale e prezzo di mercato appare oggi più ampio che mai e mette alla prova la fiducia degli investitori. Per costruire un secondo pilastro accanto a Ferrari, Exor deve fare i conti con le difficoltà di Stellantis e la fase di ristrutturazione di CNH, che per ora non offrono il sostegno sperato.
Nonostante ciò, la storia di Exor resta solida: dal 2009, la holding ha garantito un rendimento più che doppio rispetto all’MSCI World. Anche nel primo semestre 2025 si è registrata una sovraperformance del 5%, trainata dal buyback in corso. Il titolo, tuttavia, continuerà a essere osservato speciale fino a quando il mercato non riconoscerà appieno il valore nascosto del suo portafoglio.
Potrebbe interessarti: Mediobanca: utili oltre le attese e dividendi d’oro per gli azionisti
Per ulteriori aggiornamenti su questo argomento, aggiungi Benzinga Italia ai tuoi preferiti oppure seguici sui nostri canali social: X e Facebook.
Ricevi informazioni esclusive sui movimenti di mercato 30 minuti prima degli altri trader
La prova gratuita di 14 giorni di Benzinga Pro, disponibile solo in inglese, ti permette di accedere ad informazioni esclusive per poter ricevere segnali di trading utilizzabili prima di milioni di altri trader. CLICCA QUI per iniziare la prova gratuita.
Foto: Shutterstock