Le azioni Ferrari sono in netto ribasso dopo che Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha venduto una parte della sua partecipazione con uno sconto notevole rispetto al prezzo di mercato. L’operazione ha innescato una reazione negativa tra gli investitori, con il titolo che ha subito un’importante flessione in Borsa. La vendita segna un ridimensionamento della quota di Exor nel Cavallino Rampante, pur mantenendo comunque una posizione di controllo.
Cosa è successo
Exor ha annunciato la cessione di 3,8 milioni di azioni Ferrari, pari a circa il 2% del capitale, a un prezzo di 362 euro per azione. Il valore della vendita è quindi di circa 1,38 miliardi di euro, con uno sconto del 5% rispetto al prezzo di chiusura precedente. L’operazione è avvenuta tramite un accelerated bookbuilding, una modalità spesso utilizzata per vendite rapide di grandi pacchetti azionari.
Dopo l’annuncio, il titolo Ferrari ha registrato un forte calo, scendendo fino a -5% in apertura di seduta. Gli investitori hanno reagito con cautela, preoccupati per l’impatto della vendita sulla struttura azionaria e sul valore del titolo. Nonostante il ribasso, Ferrari mantiene una solida performance da inizio anno, con una crescita significativa rispetto ai livelli del 2023.
Exor, che deteneva precedentemente il 24% del capitale di Ferrari, riduce così la propria quota al 22%, pur restando il principale azionista. La holding ha dichiarato che la vendita rientra nella sua strategia di gestione del portafoglio, senza implicazioni sulla governance della casa automobilistica.
Perché è importante
La mossa di Exor evidenzia una strategia di diversificazione degli investimenti, riducendo l’esposizione su Ferrari senza abbandonare il controllo. Questo potrebbe suggerire una riallocazione di risorse verso altri settori considerati più strategici dalla holding.
Il calo del titolo Ferrari riflette la sensibilità del mercato a operazioni di vendita da parte di azionisti di riferimento. Tuttavia, la società continua a mostrare una forte domanda per i suoi veicoli di lusso e prospettive di crescita solide.
Nel lungo termine, la vendita potrebbe attrarre nuovi investitori istituzionali, aumentando la liquidità del titolo. Resta da vedere come il mercato assorbirà questa operazione e se Ferrari manterrà la sua traiettoria positiva nei prossimi mesi.
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