La nuova Fiat Grande Panda a benzina completa la gamma della storica citycar di Stellantis, confermandosi un modello fondamentale non solo per il gruppo italiano, ma anche per il mercato automobilistico di Italia ed Europa. Questa vettura rappresenta un equilibrio tra tradizione e innovazione, con un’offerta che copre tre alimentazioni: benzina, ibrida ed elettrica, a testimonianza della complessità della transizione energetica in atto.
Cosa è successo
La versione a benzina della Grande Panda monta un motore turbo a tre cilindri da 1,2 litri con una potenza di 100 CV e una coppia massima di 205 Nm. È abbinata a un cambio manuale a sei marce e sarà disponibile a un prezzo d’ingresso competitivo, a partire da circa 14.950 euro con consegne programmate nel primo trimestre del 2026.
La scelta di proporre un motore tradizionale si spiega con la volontà di mantenere l’auto accessibile dal punto di vista economico e di gestione, soprattutto in un contesto caratterizzato da inflazione elevata e salari reali in calo. Questo posiziona la Grande Panda come una utilitaria popolare, ideale per giovani, famiglie e pendolari che cercano una soluzione pratica e conveniente.
La gamma offre diverse versioni, dalla base Pop fino alla più completa La Prima, che presenta dotazioni tecnologiche e di sicurezza all’avanguardia come fari LED, display infotainment da 10,25 pollici, sistemi avanzati di assistenza alla guida, telecamera posteriore e sensori di parcheggio.
Perché è importante
L’introduzione della Fiat Grande Panda a benzina evidenzia come la transizione ecologica nel settore automotive non sia un processo lineare, ma un percorso articolato che deve considerare le diverse realtà socio-economiche europee. Nei Paesi con potere d’acquisto più limitato e infrastrutture di ricarica ancora scarse, la mobilità sostenibile si traduce anche nella necessità di modelli tradizionali più accessibili.
Dal punto di vista industriale, il progetto Grande Panda fa da supporto alla filiera produttiva italiana, garantendo volumi e continuità occupazionale. Accanto alle versioni elettrica e ibrida, la variante a benzina rappresenta una strategia pragmatica che bilancia esigenze di mercato e responsabilità sociale.
Infine, questa citycar rimane un simbolo di mobilità democratica, difendendo il diritto di accedere a un’auto nuova anche in un’epoca di rapido cambiamento tecnologico e ambientale. Stellantis con la Grande Panda non propone solo un prodotto, ma un modello di inclusività sociale e industriale, fondamentale per mantenere viva la mobilità privata su larga scala.
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Foto: rikstock / Shutterstock