Leonardo (BIT:LDOF) (OTC:FINMY), colosso italiano della difesa, ha annunciato l’intenzione di acquisire una società europea attiva nella cybersecurity. L’annuncio è arrivato per bocca del presidente Stefano Pontecorvo durante l’Air Show di Parigi, a conferma di un piano strategico che guarda ben oltre il perimetro nazionale.
Cybersicurezza al centro della strategia
Nell’intervista concessa a Reuters, Pontecorvo ha evidenziato come la cyber-difesa sia diventata un pilastro fondamentale nei moderni sistemi di combattimento. Anche se i dettagli dell’operazione restano riservati, è chiaro che Leonardo vuole rafforzare la propria divisione cyber con un’acquisizione estera.
Questa traiettoria era già stata delineata lo scorso ottobre dall’amministratore delegato Roberto Cingolani, che aveva esaminato decine di potenziali obiettivi tra Italia ed Europa. Con un paletto preciso: nessuna operazione deve superare il 15 % del fatturato della divisione cybersecurity, per non aumentare troppo il profilo di rischio.
Un rimbalzo tecnico dopo la correzione
Secondo Borsa e Finanza, dal punto di vista tecnico, le azioni Leonardo sono risalite dopo aver toccato un minimo di 33,74 euro il 7 aprile, raggiungendo un massimo di 56,18 euro il 2 giugno. La successiva correzione ha portato i prezzi a ridosso del supporto in area 45 euro, considerato un livello chiave per un potenziale rimbalzo.
Secondo l’impostazione algoritmica, ingressi long sono consigliati sopra i 47,10 euro, con target a quota 50. Al contrario, una discesa sotto 44,22 euro potrebbe aprire la strada a un trend ribassista verso i 41 euro. Gli indicatori tecnici restano cauti: il titolo è ancora sotto Parabolic SAR e media mobile a 25 giorni, entrambi orientati al ribasso da inizio giugno.
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Spesa militare: una nuova partita economica e strategica
L’annuncio arriva in un contesto di trasformazione per la difesa italiana. Secondo l’intesa NATO siglata ieri all’Aja, l’Italia dovrà portare la spesa militare dal 1,57 % al 5 % del Pil entro il 2035. Un obiettivo ambizioso che vale circa 112 miliardi di euro annui, con forti implicazioni politiche ed economiche.
Di questa somma, il 3,5 % sarà destinato alla difesa convenzionale, mentre l’1,5 % sarà dedicato alla sicurezza digitale e alle infrastrutture critiche. È qui che Leonardo mira a consolidare la propria presenza, intercettando commesse, appalti e partnership pubbliche.
Opportunità e incognite per il futuro
L’aumento dei fondi per la cybersicurezza rappresenta un’opportunità concreta per aziende strutturate come Leonardo. Ma le coperture finanziarie restano incerte: le nuove spese militari saranno considerate nel calcolo del deficit pubblico, sollevando interrogativi su possibili tagli al welfare o nuove imposte.
È un terreno complesso, dove il successo passerà dalla capacità di conciliare crescita industriale, sostenibilità fiscale e sicurezza nazionale. Per ora, Leonardo sembra aver intuito la rotta e non vuole perdere l’occasione.
Immagine creata con intelligenza artificiale
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