Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) si è mossa ufficialmente depositando la lista dei candidati per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca, di cui possiede l’86,3% del capitale. Nonostante l’importanza della mossa, le azioni MPS registrano oggi una reazione fredda sul listino italiano, riflettendo la percezione del mercato che aveva già scontato questa nomina.
Cosa è successo
La lista presentata da MPS per la nomina del nuovo CdA di Mediobanca include 12 candidati, con nomi di spicco come Vittorio Umberto Grilli proposto come presidente e Alessandro Melzi d’Eril designato amministratore delegato. Quest’ultimo, reduce dalla recente uscita da Anima Holding, rappresenta una figura nota nel panorama finanziario italiano con un profilo votato all’innovazione e all’integrazione tra banca e asset management.
Gli altri nomi includono manager ed ex dirigenti di rilievo come Paolo Gallo (Italgas), Andrea Zappia (ex Sky Italia), Tiziana Togna (ex Consob), e altri professionisti con esperienza trasversale nel settore bancario e finanziario.
Sul piano azionario, tuttavia, le azioni MPS sono in lieve flessione dello 0,76% a 7,49 euro, mentre il Ftse Mib sale di uno 0,12%. L’andamento mensile resta però positivo con un +2,7%, evidenziando che il mercato aveva già incorporato le aspettative sull’operazione.
Parallelamente, la Consob ha comunicato recenti cambiamenti nell’azionariato di MPS, con riduzioni significative da parte di alcuni grandi soci come Delfin, Banco BPM e il Ministero dell’Economia e Finanze, indice di un progressivo disimpegno statale e un riassetto nel capitale.
Perché è importante
Il deposito della lista per il CdA di Mediobanca da parte di MPS rappresenta un passaggio cruciale per la stabilità e la governance della storica banca milanese. La presenza di figure di alto profilo e la raccomandazione di nomine chiave come Grilli e Melzi d’Eril indicano una strategia orientata al consolidamento e al rafforzamento delle sinergie tra i due gruppi bancari.
Tuttavia, la reazione tiepida degli investitori sottolinea come il mercato stia attendendo risultati concreti e una gestione efficace per tradurre queste scelte in valore azionario. I recenti movimenti nell’azionariato e il processo di privatizzazione in atto segnalano una fase di transizione per MPS, in cui la sfida principale sarà dimostrare sul campo la nuova governance e la capacità di rilanciare la banca nel medio periodo.
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Foto: Zakharchuk / Shutterstock