Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) (OTC:BMDPF) ha concluso l’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) su Mediobanca (BIT:MDBI) (OTC:MDIBY) con adesioni nell’ordine del 62% circa, superando la soglia di controllo. L’esito assegna a Siena la maggioranza del capitale e avvia il riassetto proprietario dell’istituto di Piazzetta Cuccia. Si tratta di un passaggio centrale per il sistema bancario italiano, da leggere in chiave industriale e di governance.
Cosa è successo
L’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) promossa da MPS su Mediobanca si è chiusa con un’adesione pari a circa il 62% del capitale. In termini pratici, la soglia supera la maggioranza semplice del 50% e consente a MPS di assumere il controllo della banca milanese. È il punto di arrivo di un percorso iniziato mesi fa e seguito con attenzione dal mercato.
Questo passaggio di controllo rappresenta un fatto economico di primo piano. Non è solo finanza straordinaria: è una mossa che ridisegna il perimetro del credito e la mappa dei poteri in un’istituzione storica. Per il lettore, la chiave è distinguere tra l’annuncio e la sua esecuzione: il controllo oggi c’è, l’integrazione operativa è il capitolo successivo.
Il significato dell’operazione sta anche nella sua natura: uno scambio di azioni integrato da una componente cash, al posto del pagamento soltanto in denaro. Questo inquadra l’OPAS come scelta di lungo periodo, orientata alla combinazione degli asset più che a un puro esborso di cassa. Resta aperta, fisiologicamente, la partita della governance e dei tempi di integrazione.
Ora il focus è tutto rivolto al “dopo”: Cosa comporta per il mercato avere un nuovo azionista di controllo in Mediobanca e come cambieranno le priorità strategiche? Il dato di chiusura dell’OPAS è il punto fermo; attorno, ci sono variabili — dalle linee di business agli organi sociali — che il mercato continuerà a monitorare.
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Perché è importante
I numeri della chiusura aiutano a stimare impatti e tempistiche. Secondo Soldionline, sono state portate in adesione 506.633.074 azioni Mediobanca, pari al 62,3% del capitale e al 61,1% delle azioni oggetto dell’offerta. Inclusi i 31.996 titoli già detenuti, MPS arriverà a 506.665.070 azioni, mantenendo il 62,3% del capitale. È la nuova fotografia dell’azionariato, base per le prossime decisioni.
Il corrispettivo unitario per ogni azione Mediobanca prevede 2,533 nuove azioni MPS più 0,9 euro in contanti. Il regolamento per chi ha aderito nel primo periodo è fissato al 15 settembre 2025: in quella data vengono consegnate le nuove azioni e pagata la componente cash. Per servire lo scambio, MPS emetterà 1.283.301.577 nuove azioni (pari al 50,5% del capitale), mentre l’Importo in Contanti della Parte Frazionaria sarà liquidato entro il 29 settembre 2025.
È prevista la riapertura dei termini nelle sedute del 16, 17, 18, 19 e 22 settembre 2025. In caso di ulteriori adesioni, il corrispettivo (azioni + €0,90 per azione) sarà regolato il 29 settembre, mentre il pagamento dell’Importo in Contanti della Parte Frazionaria relativo a queste adesioni è atteso entro il 13 ottobre. Un calendario scandito, utile per pianificare decisioni tattiche e per misurare, passo dopo passo, il sentiment degli azionisti residui.
Immagine creata con l’ausilio dell’IA
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