Il primo semestre 2025 si chiude in crescita per Poste Italiane, con ricavi, utili e operatività in solido miglioramento rispetto all’anno precedente. Ma è nel secondo trimestre che l’azienda batte davvero le aspettative, spingendo il management a rivedere al rialzo gli obiettivi per l’intero esercizio. Un segnale chiaro: il gruppo è in pieno controllo della sua traiettoria.
Cosa è successo
Ricavi in crescita e redditività in accelerazione: nei primi sei mesi del 2025, Poste Italiane ha registrato entrate per 6,46 miliardi di euro, con un incremento del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’utile operativo ha fatto ancora meglio, salendo dell’11,5% a 1,66 miliardi di euro.
Il risultato netto si è attestato a 1,17 miliardi, con un balzo del 14% rispetto all’anno scorso. Numeri che parlano chiaro: l’efficienza interna e la resilienza del modello di business stanno producendo frutti solidi.
Ma è nei tre mesi da aprile a giugno che si nota il vero scatto. I ricavi trimestrali sono saliti del 4,5% a 3,26 miliardi, superando le stime degli analisti, ferme a 3,21 miliardi. Ancora più netta la sorpresa sull’utile netto, che ha toccato i 572 milioni di euro, ben oltre i 540 milioni attesi.
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta si mantiene positiva a 4,24 miliardi di euro, poco sotto i 4,34 miliardi di inizio anno. Crescono anche le Attività Finanziarie Investite, salite a 600 miliardi di euro, con un aumento di 9 miliardi nei primi sei mesi.
Perché è importante
Il superamento delle attese nel 2° trimestre ha dato al management la fiducia per alzare le stime sull’intero esercizio 2025. Il nuovo obiettivo per il risultato operativo adjusted è di 3,2 miliardi di euro, contro i 3,1 miliardi precedentemente previsti. Stessa revisione per l’utile netto, che ora mira a quota 2,2 miliardi (da 2,1 miliardi).
Questa revisione non è solo un segnale di forza, ma anche di consapevolezza. Il gruppo, forte di risultati sopra le righe, mostra di voler giocare d’attacco, rilanciando le proprie ambizioni in un contesto macroeconomico che resta complesso.
Il mantenimento della politica dei dividendi per i prossimi esercizi è un altro tassello chiave. Per gli investitori, questo si traduce in visibilità e fiducia nel lungo termine. In un mercato sempre più attento alla stabilità, la coerenza di Poste Italiane fa la differenza.
In sintesi, la performance del 2° trimestre non è solo un dato positivo — è un segnale di rotta. Una conferma che, dietro ogni cifra, c’è una strategia che funziona.
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Foto: LookerStudio via Shutterstock