Il titolo Telecom Italia rimane uno dei più osservati dal mercato italiano dopo la recente pubblicazione della semestrale 2025. Gli investitori si confrontano con dati misti e una volatilità ancora elevata, alla ricerca di segnali decisivi su quale direzione prendere nei prossimi mesi. L’attenzione resta alta anche in virtù delle ultime decisioni degli analisti, che iniziano a rivedere al rialzo i loro target price.
Cosa è successo
La pubblicazione dei risultati del primo semestre 2025 ha acceso i riflettori su un andamento molto altalenante delle azioni Telecom Italia in Borsa. Dopo l’annuncio dei conti, il titolo ha aperto in ribasso, per poi risalire e successivamente ritracciare, chiudendo infine sugli stessi livelli del giorno precedente a quota 0,41 euro. Questa volatilità prolungata rappresenta una potenziale occasione per chi privilegia strategie speculative di breve termine, ma evidenzia anche l’incertezza del momento.
Nel dettaglio, Telecom Italia ha registrato ricavi totali omogenei per 6,6 miliardi di euro (+2,7% su base annua), ma il dato sarebbe in lieve calo includendo anche le attività dismesse come Sparkle. Il margine operativo lordo organico è salito del 9,4% a 2,06 miliardi di euro, ma l’EBITDA totale cala del 23,1% se si include l’impatto delle operazioni straordinarie. Resta negativo, ma in netto miglioramento, il risultato netto attribuibile ai soci, che passa da una perdita di 646 milioni a -132 milioni di euro.
L’indebitamento netto after lease si attesta a 7,5 miliardi di euro, leggermente in crescita su base semestrale, mentre il debito netto contabile arriva a 10,55 miliardi. Il flusso di cassa operativo, positivo per 482 milioni, offre qualche segnale di solidità gestionale.
Dal fronte previsionale, nessuna sorpresa: Telecom Italia ha confermato la guidance 2025 già comunicata, con attese di crescita dei ricavi tra il 2% e il 3% e un Ebitda organico After Lease previsto in salita del 7%.
Perché è importante
La fase attuale di Telecom Italia mette di fronte segnali incoraggianti di miglioramento operativo e una situazione ancora fragile dal punto di vista finanziario. L’assenza di novità di rilievo nella guidance e il leggero peggioramento di alcuni indicatori chiave spingono molti operatori a una certa cautela.
Dal lato tecnico, il titolo si muove lateralmente dopo aver toccato i massimi annuali. Il primo supporto significativo è individuato a 0,3940 euro, mentre le resistenze sono più lontane rispetto agli attuali livelli di prezzo.
Gli analisti, però, iniziano a vedere nuovo potenziale per il titolo: Mediobanca ha recentemente confermato il rating “buy” su Telecom Italia, alzando il target price a 0,47 euro. Questo suggerisce che, secondo le principali case d’investimento, TIM conserva margini di crescita interessanti soprattutto dopo le recenti prese di profitto.
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Foto: greenbutterfly via Shutterstock