Le pratiche di gestione sbagliate e i loro effetti dannosi sui team sono stati evidenziati da un ex Vice Presidente delle Risorse Umane di Microsoft.
In un articolo su Business Insider, l’ex dirigente ha infatti delineato quattro tratti comuni ai peggiori manager basati sulla sua vasta esperienza in affari, leadership e consulenza.
Il primo tratto identificato è l’egocentrismo. I manager che sono eccessivamente concentrati sulla loro immagine, anziché affrontare i problemi del team, possono creare un ambiente di lavoro tossico. Questa auto-ossessione spesso deriva dall’ego o dalla costante paura della percezione esterna.
Il secondo tratto è quello di essere eccessivamente concentrati sugli input anziché sugli output. I manager che si ossessionano per dettagli minimi, come la puntualità o l’aspetto professionale dei dipendenti, spesso perdono di vista l’immagine più grande: i risultati del team e la soddisfazione del cliente.
La paura del fallimento è la terza caratteristica. L’esecutivo ha notato che i manager che hanno una profonda paura del fallimento spesso favoriscono una cultura del biasimo anziché dell’apprendimento e della crescita. Questo stile di leadership basato sulla paura può portare a una scarsa performance e a una mancanza di innovazione all’interno del team.
Il tratto finale è l’accumulo di informazioni. L’ex VP di Microsoft ha osservato che i peggiori manager tendono a controllare la narrazione all’interno dei loro team, spesso trattenendo informazioni critiche per mantenere un’illusione di successo. Ciò può portare a una mancanza di trasparenza e fiducia all’interno del team.
Le intuizioni dell’ex-VP mettono in luce gli impatti negativi delle pratiche di gestione scadenti, sottolineando la necessità per i leader di concentrarsi sulla promozione di una cultura di apertura, apprendimento e lavoro di squadra orientato ai risultati.
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