JPMorgan, la banca d’investimento leader a livello mondiale, ha lanciato un segnale d’allarme, paragonando l’aumento del debito pubblico statunitense, pari a 34.000 miliardi di dollari, a una situazione di “boiling frog”(da noi il “principio della rana bollita”), che potrebbe potenzialmente portare a una crisi finanziaria ingestibile.
Cosa è successo
Il debito pubblico statunitense ha raggiunto un nuovo massimo di 34.000 miliardi di dollari, alimentando i timori di uno scenario da “rana bollita”. Secondo quanto riportato da Business Insider, JPMorgan suggerisce che la crescita costante di questo debito, esacerbato dai prestiti record del governo, potrebbe sfociare in una crisi finanziaria insormontabile se lasciato senza controllo.
Una situazione simile a quella che si verifica quando gli individui trascurano un problema in via di sviluppo, permettendo che si aggravi gradualmente fino a raggiungere un punto critico. Se una rana viene messa in acqua già bollente, è probabile che salti fuori, ma se l’acqua si riscalda gradualmente, la rana potrebbe non rendersi conto di essere cotta finché non è troppo tardi.
Secondo le proiezioni del Congressional Budget Office, all’inizio del 2030 le spese obbligatorie degli Stati Uniti e i pagamenti netti degli interessi sul debito potrebbero eclissare le entrate totali del governo. “Il problema per gli Stati Uniti è il punto di partenza; ogni ciclo di stimoli fiscali porta gli Stati Uniti un passo più vicini all’insostenibilità del debito”, afferma Michael Cembalest, stratega di JPMorgan.
Sebbene in precedenza la banca avesse previsto una recessione per il 2023 e il 2024, Cembalest ritiene che i rischi di recessione siano ancora molto presenti, anche se si prevede che un’eventuale flessione sarà lieve.
Perché è importante
L’indicatore del debito del Tesoro mostra che la scorsa settimana il debito nazionale ha superato per la prima volta i 34.000 miliardi di dollari. Il debito nazionale è l’importo totale che il governo federale ha preso in prestito per finanziare le proprie spese, spesso attraverso titoli negoziabili come le obbligazioni e le note del Tesoro.
Il livello del debito è in forte aumento dal 1982, quando ha superato per la prima volta la soglia dei 1.000 miliardi di dollari. Ha superato i 10.000 miliardi di dollari nel 2008, ha toccato i 20.000 miliardi nel 2017 e continua a salire. L’aumento del debito statunitense comporta rischi sia per l’economia che per i mercati. Secondo un rapporto del Council on Foreign Relations di dicembre, il debito pubblico federale degli Stati Uniti ha raggiunto la percentuale più alta del PIL dalla Seconda Guerra Mondiale.
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