L’analista Ed Mills di Raymond James prevede che la popolare piattaforma di social media TikTok potrebbe cessare le attività negli Stati Uniti il prossimo anno.
Cosa è successo
Lunedì Mills ha espresso il suo parere sul futuro di TikTok negli Stati Uniti durante la trasmissione “Last Call” della CNBC.
Ha dichiarato: “Una volta che questo è stato aggiunto ai disegni di legge la scorsa settimana, questo [è diventato] inevitabile”, in vista del voto del Senato sulla legge di repressione di TikTok.
Mills ha spiegato che il disegno di legge mira a impedire a TikTok di rivolgersi a un giudice favorevole, affidando invece il caso alla Corte d’appello del Circuito di Washington, un tribunale che probabilmente si schiererà con il Congresso e il Presidente. Ciò consentirebbe di procedere alla dismissione forzata.
“A mio parere, l’anno prossimo TikTok, così come lo conosciamo, non opererà più negli Stati Uniti”, ha aggiunto Mills.
I suoi commenti arrivano sulla scia dell’approvazione da parte della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di una legge che potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di TikTok negli Stati Uniti. La legislazione propone che TikTok debba essere venduto entro un anno o che venga bandito dagli app store statunitensi.
“Once this was added on to the bills last week, this [became] inevitable,” says @RaymondJames policy analyst Ed Mills ahead of the Senate vote on the TikTok crackdown bill. “In my opinion, come next year TikTok as we know it will not operate here in the U.S." pic.twitter.com/OyHmGjPgMK
— Last Call (@LastCallCNBC) April 22, 2024
Perché è importante
Il disegno di legge, che fa parte di un pacchetto più ampio volto a fornire aiuti e a rafforzare le misure di sicurezza nazionale a sostegno di Ucraina, Israele e Taiwan, ha suscitato polemiche. TikTok ha espresso preoccupazione per la potenziale violazione dei diritti di libertà di parola degli utenti americani. Al gigante dei social media, di proprietà della società cinese ByteDance, è stato concesso un anno di tempo per vendere la propria quota o affrontare il divieto.
Anche personaggi di spicco come Edward Snowden ed Elon Musk hanno espresso la loro opposizione alla proposta di divieto di TikTok. Snowden, ex consulente per la sicurezza informatica della National Security Agency, ha appoggiato la posizione di Musk, affermando che censori, polizia del linguaggio e bruciatori di libri sono simboli di una società non libera.
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Foto di XanderSt su Shutterstock