Martedì, nelle contrattazioni di metà giornata, l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) era in calo dell’1,9%; i titoli tecnologici sono stati impattati in modo particolarmente duro, dal momento che gli investitori hanno scaricato le azioni del Nasdaq per i timori legati all’aumento dei rendimenti dei Treasury decennali.
Ora i rendimenti dei Treasury sono vicini al livello più alto da giugno, dopo che la scorsa settimana la Federal Reserve ha dichiarato che “presto” potrebbe iniziare a ridurre gli acquisti di obbligazioni per 120 miliardi di dollari al mese.
Anche la resa dei conti sugli stanziamenti a Washington ha spaventato gli investitori; secondo quanto riferito, martedì il Segretario al Tesoro Janet Yellen avrebbe avvertito il Congresso USA che i legislatori devono innalzare il limite al debito entro il 18 ottobre o si verificherà un default del governo.
Investitori troppo rialzisti?
Brian Price, responsabile della gestione degli investimenti presso il Commonwealth Financial Network, martedì ha dichiarato che è probabile che la situazione di stallo sul tetto del debito alla fine venga risolta come è successo già altre volte in passato. Ciononostante, Price ha affermato che anche il sentiment del mercato azionario potrebbe essere responsabile dei recenti movimenti di trading.
“Alcuni potrebbero credere che il sentiment sia diventato troppo esuberante, il che secondo i contrarian pone le basi per un pullback di mercato come quello a cui stiamo assistendo oggi; se da questo momento il tasso di interesse aumenta moderatamente sulla scia del calo delle aspettative di inflazione, allora non mi sorprenderebbe vedere il mercato riprendere la sua marcia verso l’alto man mano che entriamo nel quarto trimestre”, ha detto Price.
La Federal Reserve muove il mercato
Charlie Ripley, senior strategist per gli investimenti di Allianz Investment Management, ha affermato che il sell-off del mercato è un altro reminder di quanta influenza abbia la Federal Reserve sul mercato azionario statunitense.
“Questo è un periodo scomodo per i partecipanti al mercato, poiché la rimozione del supporto della Fed avverrà presto e i mercati azionari dovranno nuovamente imparare a stare in piedi da soli; comunque, dovremmo ricordare che è improbabile che la Fed vada avanti con il tapering degli acquisti di obbligazioni se non pensasse che l’economia sia pronta”, ha detto Ripley.
L’aumento dei tassi scontato nel mercato azionario
Chris Zaccarelli, direttore degli investimenti presso Independent Advisor Alliance, ha dichiarato che le aspettative su possibili aumenti dei tassi di interesse nel 2022 potrebbero dover essere scontate nel mercato azionario.
“Sembra probabile che da qui alla fine dell’anno i rendimenti aumenteranno e, in tal caso, è probabile che si ripeta anche un’altra rotazione verso i titoli value e ciclici; nello specifico, preferiamo i titoli finanziari e in particolare le banche poiché tassi di interesse più elevati sono esplicitamente positivi per le società finanziarie, in quanto queste guadagnano sul margine di interesse netto; nel caso in cui i tassi di interesse si stabilizzino e l’economia continui a migliorare rispetto all’anno scorso, la qualità del credito rimarrà elevata e i prestiti continueranno ad andare bene”, ha dichiarato McMillan.
Il punto di vista di Benzinga
I trader che vogliono cogliere l’opportunità di acquistare sul ribasso di titoli ciclici, value e bancari dovrebbero prendere in considerazione ETF come il Consumer Discretionary Select Sector SPDR Fund (NYSE:XLY), il Vanguard Value Index Fund ETF (NYSE:VTV) e l’SPDR S&P Bank ETF (NYSE:KBE).