Martedì il titolo Rocket Companies Inc (NYSE:RKT) ha osservato una flessione dopo che il colosso dei mutui al dettaglio ha ricevuto il suo secondo downgrade da Wall Street in poco più di una settimana.
Cosa dicono gli analisti
L’analista di Wedbush Henry Coffey ha declassato Rocket Companies da Neutral a Underperform e ha ridotto il suo target price da 14 a 12 dollari.
La tesi
Coffey ha affermato che Rocket opera in un contesto difficile in cui i volumi del mercato ipotecario vedranno un calo mentre persisteranno le pressioni competitive.
“Uno sguardo alla visione di consenso sui mutui residenziali (ovvero le prospettive combinate di Fannie, Freddie e MBA) suggerisce che nei prossimi anni ci dirigeremo esattamente verso il tipo di mercato per il quale il ben progettato modello direct-to-consumer (DTC) di RKT non è ottimizzato: un drastico calo dei rifinanziamenti/rifinanziamenti in contanti e un rallentamento dei livelli dei mutui legati agli acquisti”, ha scritto Coffey in una nota.
Coffey ha spiegato che le prospettive di consenso per il mercato dei mutui 2021 prevedono solo un modesto calo rispetto ai volumi record del 2020; le prospettive, tuttavia, peggiorano significativamente nel 2022, anno in cui gli analisti stimano una diminuzione dei volumi totali pari al 29% e un rallentamento della crescita dei mutui legati agli acquisti dal 15% al 7%.
Il downgrade di Wedbush arriva poco più di una settimana dopo che Jefferies ha declassato Rocket Companies da Buy a Hold e ha affermato di aspettarsi una guerra estesa sui prezzi dei mutui al dettaglio che potrebbe pesare sui margini.
Wedbush ha ridotto le stime sugli utili per azione di Rocket Companies per gli anni 2021, 2022 e 2023, rispettivamente, da 2 a 1,85 dollari, da 1,45 a 1,18 dollari e da 1,38 a 1,20 dollari; Coffey prevede che i ricavi diminuiranno del 24,5% nel 2022 e di un ulteriore 4% nel 2023.
Il punto di vista di Benzinga
I multipli estremamente bassi degli utili forward di Rocket Companies e altri titoli di società di mutui indicano che gli investitori stanno già scontando un significativo rallentamento degli affari dopo il boom dei mutui negli ultimi trimestri; l’asticella sembra essere relativamente bassa in base a queste valutazioni, il che significa che le chiamate degli utili del secondo trimestre potrebbero anche innescare un relief rally qualora i risultati non fossero così negativi come si immagina.